Libia: altri due giorni per Haftar per valutare l’accordo di Mosca

Italia Sera ESTERI

Secondo le dichiarazioni rilasciate all’agenzia Interfax da Sergej Kuzugetovic Soijgu, ministro della difesa russo, Haftar necessita di altri due giorni “per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”.

Dure le parole del ministro turco Cavusoglu: “Se Haftar continua così, la conferenza di Berlino non ha senso”.

Secondo l’emittente Al Arabiya, Haftar ha fatto saltare l’accordo perché ignorava molte delle sue richieste. (Italia Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Ripresi gli scontri a sud di Tripoli. Niente accordo a Mosca sulla pace in Libia. Intanto, secondo l'emittente televisiva degli Emirati Arabi Uniti Al Arabiya sarebbero già ripresi i combattimenti a sud di Tripoli. (LaPresse)

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha firmato la legge che classifica come «terroriste» le forze armate Usa in risposta alla definizione americana delle Guardie della rivoluzione islamica come «organizzazione terroristica». (Italia Oggi)

Deve prevalere la via diplomatica». Anticipata dall'agenzia Novosti e confermata da fonti del Cremlino, il generale Khalifa Haftar e il premier del governo di Tripoli, Fayez al Serraj, lunedì sono a Mosca per un incontro organizzato dai ministeri della Difesa e degli Esteri di Russia e Turchia. (Fai Informazione)

Inoltre, c’è il rischio che le milizie possano trasformarsi in gruppi criminali o peggio, del terrorismo, che si affiancherebbero a Isis. La tregua in Libia tra Sarraj e Haftar c’è, ma non è stata ancora formalizzata. (Difesa e Sicurezza)

Dal ministero della Difesa russo è però giunta una nota pubblicata da Interfax che richiede due giorni di tempo per la firma “per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”. (DailyMuslim.it)

A tale scopo sono stati convocati a Mosca sia Fayez al Serraj, primo ministro libico, e il maresciallo Khalifa Haftar. Questi infatti, in conferenza stampa, aveva espresso la sua fiducia circa la possibilità di addivenire ad un accordo tra le parti. (BeFan)