Il Fondo Monetario avverte: "Italia ultima per crescita in Ue nei prossimi 5 anni. Servono liberalizzazioni"

L'HuffPost ECONOMIA

La crescita del Pil è stimata accelerare allo 0,5% nel 2020 e allo 0,6-0,7% successivamente, dopo il +0,2% del 2019.

Il giudizio è contenuto nel Documento finale compilato dagli ispettori del Fondo monetario internazionale al termine della missione annuale nel nostro Paese.

“Queste previsioni”, sottolinea il documento, “sono le più basse dell’Unione europea”, di cui l’Italia rischia di rimanere il vagone di coda almeno per i prossimi 5 anni. (L'HuffPost)

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La richiesta dell'Fmi è contenuta all'interno del rapporto conclusivo sulla sua missione annuale in Italia. Le pozioni magiche a 5 Stelle hanno però raggiunto il grandissimo risultato che avevano auspicato: la decrescita 'felice'. (Finanza.com)

È quanto prevede il Fondo monetario internazionale nel suo rapporto Article IV sull’Italia, alla luce di una “debole crescita potenziale”. Poi, l’Organizzazione con sede a Washington avverte: “L’avverarsi di shock, come un’escalation delle tensioni commerciali, una frenata negli scambi con i principali partner o eventi geopolitici potrebbero comportare prospettive molto più deboli”. (quoted business)

Mercoledì 29 gennaio 2020 - 16:21. Tesoro: da Fmi valutazione costruttiva, nel 2020 deficit al 2,2%. "Fiduciosi che a fine anno sarà anche migliore delle attese". Roma, 29 gen. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale (Fmi) “ha espresso una valutazione sulla situazione macroeconomica e sulla finanza pubblica italiana più rassicurante e costruttiva rispetto al recente passato”. (askanews)

All’Italia serve un pacchetto complessivo di riforme che aumentino la crescita e rafforzino la resilienza della sua economia. Retribuzioni – In questo caso “i benefici si riducono nettamente in caso venga accettato un lavoro, soprattutto in caso di basse retribuzioni”. (Italia Sera)

L'Fmi consiglia infine di evitare il più possibile l'utilizzo del Fondo interbancario di tutela dei depositi dovrebbe essere evitato il più possibile. Una riduzione più ambiziosa verso la media europea costerebbe il 2% del Pil e dovrebbe essere compensata da un significativo allargamento della base imponibile. (Italia Oggi)

Inutile dire che l'altro grande capitolo all'indice, per gli economisti di Washington è quello delle pensioni:la spesa resta molto alta anche se è stato fatto molto, riconosce l'FMI, ma nei prossimi decenni "le pressioni di spesa sono previste aumentare considerevolmente". (TG La7)