Colpo alla cosca delle Madonie - TGR Sicilia

TGR – Rai INTERNO

Anche un ispettore di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Voghera sarebbe stato "a disposizione" del boss Domenico Farinella.

Colpo alla cosca delle Madonie. Operazione dei carabinieri.

Fermate 11 persone ritenute legate alla cosca di San Mauro Castelverde.

Secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo investigativo dell'Arma di Palermo, Farinella si è rivolto all'assistente di polizia penitenziaria contattandolo una prima vola tramite whatsapp (TGR – Rai)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alle vittime era imposto di pagare il pizzo o di acquistare forniture di carne da una macelleria di Finale di Pollina gestita da Giuseppe Scialabba, braccio destro di Giuseppe Farinella. Sono 11 le persone arrestate a vario titolo per associazione mafiosa e altri reati come estorsione, corruzione, atti persecutori, furto e danneggiamento. (Diretta Sicilia )

4132/11 Rgnr (c.d. Come, lo stesso imprenditore, è risultato vittima designata di propositi estorsivi, da parte di alcuni esponenti della famiglia mafiosa di Polizzi Generosa, come risulta negli atti dell’inchiesta dei magistrati peloritani che ha di fatto decapitato i clan dei Batanesi e dei Bontempo Scavo di Tortorici. (Nebrodi News)

Le indagini hanno documentato gli assetti e le dinamiche criminali del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, che, all’indomani dell’operazione “Black Cat” dell’aprile 2015, ha serrato le fila e ha continuato ad operare sul territorio, imponendo il proprio potere, anche grazie ai rapporti di consanguineità. (Stretto web)

In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. (Il Fatto Quotidiano)

Mafia, colpo al clan Farinella: 11 arresti a Palermo. Il rampollo. Le indagini hanno evidenziato il ruolo ricoperto da Giuseppe Farinella, figlio di Domenico Farinella, boss di cosa nostra – fedelissimo di Totò Riina – all’epoca detenuto a Voghera (Pavia) in regime di alta sicurezza che continuava a comandare dal carcere. (La Stampa)

Qua nessuno si pente compà, San Mauro numero uno, perché mi voglio vantare, San Mauro è Corleone", dicevano senza sapere di essere intercettati. Gli uomini del clan di San Mauro Castelverde all'indomani dell'operazione "Black Cat" del 2016, avevano serrato le fila e continuato a imporre il proprio potere. (Sky Tg24 )