Palermo, il ritorno dei fedelissimi di Riina: 11 fermi. “Avevano riorganizzato il clan in provincia”

La Repubblica INTERNO

E subito aveva ripreso il controllo del suo clan, nel paese di San Mauro Castelverde, il cuore della provincia di Palermo, fra le Madonie, i Nebrodi e il mare.

Il boss, fedelissimo del capo dei capi Totò Riina, aveva scansato l’ergastolo grazie a un ricalcolo della pena basato sull’indulto.

Farinella è un cognome che da diverse generazioni vuole dire mafia in provincia di Palermo.

Palermo, il ritorno dei fedelissimi di Riina;, 11 fermi “Avevano riorganizzato il clan in provincia” in riproduzione. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Le indagini hanno documentato gli assetti e le dinamiche criminali del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, che, all’indomani dell’operazione “Black Cat” dell’aprile 2015, ha serrato le fila e ha continuato ad operare sul territorio, imponendo il proprio potere, anche grazie ai rapporti di consanguineità. (Stretto web)

Anche un ispettore di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Voghera sarebbe stato "a disposizione" del boss Domenico Farinella. Secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo investigativo dell'Arma di Palermo, Farinella si è rivolto all'assistente di polizia penitenziaria contattandolo una prima vola tramite whatsapp. (TGR – Rai)

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo per 11 persone tra vecchi e nuovi capi e gregari nel mandamento di San Mauro Castelverde, regno incontrastato della famiglia Farinella. (Sky Tg24 )

Le attività hanno consentito di evidenziare il ruolo ricoperto da Giuseppe Farinella, figlio di Domenico, l’autorevole boss di cosa nostra all’epoca detenuto a Voghera (PV) in regime di alta sicurezza. (Diretta Sicilia )

4132/11 Rgnr (c.d. E’ utile precisare che nell’ambito delle indagini del procedimento n. (Nebrodi News)

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