Treni fermi un'ora in Sicilia, Calabria e Puglia dopo il terremoto in Turchia e l'allerta tsunami

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Il terremoto tra Turchia e Siria crea ripercussioni fortissime anche in Italia. Dopo l'allerta tsunami diramata e poi ridimensionata della Protezione Civile, in mattinata è arrivato lo stop per un'ora a tutti i treni al Sud. Si è fermata infatti a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2.17. (ilmessaggero.it)

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Molte persone sotto le macerie, tra cui molti bambini che vengono estratti dai detriti delle case crollate (Palermocalcio.News)

Ma l'ampiezza del disastro è tale che è impossibile arrivare ovunque si concentrino le urla dei cittadini che chiedono di essere tirati fuori dai palazzi accartocciati. Kahramanmaras, Gaziantep, Adana, sono soltanto alcune delle grandi città dove i soccorritori stanno provando a salvare le migliaia di persone ancora intrappolate tra le macerie. (ilGiornale.it)

Tra i video del drammatico terremoto che ha colpito Turchia e Siria, uno è subito diventato virale. Sono le immagini del salvataggio di alcuni bambini, recuperati dai soccorritori sotto le macerie nella provincia di Hatay. (Corriere dell'Umbria)

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 2.17 della notte tra domenica e lunedì nella zona di Gaziantep, nel sud-est della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Le vittime e i feriti si contano già a centinaia, sia in territorio turco che in territorio siriano. (L'Unione Sarda.it)

Il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo, è stato distrutto dal terremoto che ha colpito il sud est della Turchia e il nord della Siria. I feriti sono centinaia. (ilgazzettino.it)

Sono decine gli edifici crollati in tutta la regione: i filmati catturati dalla Difesa civile siriana a Idlib hanno mostrato le operazioni di recupero, con l’utilizzo di bulldozer per rimuovere le macerie Le vittime accertate al momento sono oltre 600, ma il bilancio è destinato a salire. (LaPresse)