Coronavirus, la Cina ha ritardato il passaggio delle informazioni all’OMS: le prove trovate da Associated Press

NewNotizie ESTERI

Dietro agli elogi che l’OMS ha pubblicamente pronunciato nei confronti del Governo cinese, per la velocità di condivisione delle informazioni sul Coronavirus, ci sarebbe ben altro.

La Cina ha condiviso in ritardo le informazioni sul Coronavirus, l’Associated Press ha trovato le prove delle tensioni tra Pechino e OMS. Oltre settimana di ritardo nella condivisione delle informazioni sul genoma del Coronavirus. (NewNotizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo riferisce l'Associated Press, citando materiale audio e documenti interni. "Abbiamo formalmente e informalmente richiesto maggiori informazioni epidemiologiche", ha dichiarato il rappresentante dell'Oms in Cina, Gauden Galea, "ma quando abbiamo chiesto specifiche non abbiamo ottenuto nulla". (Rai News)

Il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, fu quindi costretto a recarsi in Cina e il 30 gennaio l’organizzazione aprì finalmente all’emergenza mondiale. (Virgilio Notizie)

Tanto che i funzionari dell’Oms se ne lamentarono in privato, come rivela l’Associated Press citando materiale audio e documenti interni – | VIDEO Piero Chiambretti, la lettera commovente dopo il coronavirus: “Il ricovero d’urgenza, la morte di mia mamma, gli angeli che mi hanno salvato…” – GUARDA FUNZIONARI OSTACOLATI - Secondo l’Ap l’atteggiamento dell’Oms fu motivato da uno sforzo diplomatico per affrontare “un ferreo controllo sull’informazione” e “la competizione interna al sistema sanitario cinese” che avrebbero ostacolato i funzionari dell’Organizzazione. (OGGI)

Le nuove informazioni, ha spiegato ancora Ap, non intendono supportare nessuna delle due posizioni ma disegnerebbero la situazione in cui l’Oms stava tentando urgentemente di sollecitare più dati. (Sky Tg24 )

E questo senza entrare nel merito dell’origine del coronavirus, visto che prende sempre più piede l’ipotesi dell’incidente in laboratorio. La mancanza di dati dettagliati sui pazienti colpiti in Cina ha anche reso più difficile stabilire la rapidità con cui il virus si stava diffondendo. (Il Primato Nazionale)

A gennaio l'Organizzazione mondiale della sanità ha elogiato pubblicamente la Cina. Ma la storia, ora, racconta qualcosa di molto diverso. (Il Messaggero)