La Commissione europea dice sì al Prosek croato, è allarme in Italia

AGI - Agenzia Italia INTERNO

a Commissione europea procederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale 'Prosek' da parte delle autorità croate.

"Di questa Europa non sappiamo cosa farcene - attacca Zaia interpellato dall'AGI - perché non difende l'identità dei suoi territori".

Ma “tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un'obiezione motivata”

Così la presidente del gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, afferma che si tratta di "una decisione che dev'essere contrastata in tutti i modi. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Chiediamo al ministro Patuanelli che già domani 16 settembre, nel corso del G20 Agricoltura a Firenze, indichi quali procedure d’urgenza verranno disposte per tutelare la denominazione Prosecco e contestualmente il territorio di produzione». (TrevisoToday)

A nulla valgono le rassicurazioni della Commissione- continua Borgonzoni- secondo cui il 'prosek croato' non avrebbe nulla in comune con il nostro Prosecco. Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". (Adnkronos)

La decisione ha provocato la reazione della Coldiretti che vede nel via libera dell’UE un vero e proprio attacco al Made in Italy. Si torna a parlare della “battaglia” del Prosecco tra l’Italia e la Croazia. (inItalia)

Una decisione che ha sollevato la polemica in Italia, perché il Prosecco è un prodotto Docg e perché l’export di vino è uno dei settori più dinamici del commercio estero tricolore. (QuiFinanza)

La vicenda nasce quando la Croazia chiede il riconoscimento della denominazione Prošek come menzione tradizionale da abbinare a un vino bianco locale simile al passito. A questa interrogazione ne seguì un’altra a firma degli europarlamentari dell’Intergruppo Vino (25, tra cui Alessandra Moretti e Rosanna Conte) (La Tribuna di Treviso)

Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier ricordando che solo lo Stato membro dell'Unione europea portatore di interesse, in questo caso l'Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per il vino bianco passito croato (Il Friuli)