Luca Attanasio, indagato un funzionario Onu per l’attentato in cui morirono l’ambasciatore e un carabiniere

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Il Piccolo INTERNO

L’indagato, cittadino congolese, era il responsabile della sicurezza del convoglio sul quale viaggiavano Attanasio e Iacovacci.

Si tratta di un funzionario del Programma alimentare mondiale (Pam) accusato di omesse cautele in relazione all'omicidio dei due italiani.

Di lì partì una sparatoria, nella quale il carabiniere Iacovacci cercò di portare l'ambasciatore lontano dalla linea di fuoco ma entrambi sono rimasti uccisi dagli assalitori

Si tratta di un congolese responsabile della sicurezza del convoglio sul quale viaggiavano le vittime. (Il Piccolo)

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L'iscrizione, effettuata dal procuratore Michele Prestipino e del sostituto Sergio Colaiocco, è avvenuta dopo l'audizione del funzionario. Si tratta di un funzionario del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu accusato di omesse cautele in relazione all'omicidio dei due italiani. (Avvenire)

La sua iscrizione sul registro indagati da parte del procuratore Michele Prestipino e del sostituto Sergio Colaiocco è avvenuta dopo l’audizione del funzionario nelle scorse settimane. Entrambi però rimasero uccisi (infodifesa.it)

L’iscrizione, effettuata dal procuratore Michele Prestipino e dal sostituto Sergio Colaiocco, è avvenuta dopo l’audizione del funzionario. C’è un primo indagato nell’indagine della Procura di Roma relativa all’assassinio dell’ambasciatore italiano, originario di Limbiate, Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, rimasti vittime di un attentato in Congo lo scorso 22 febbraio. (Il Notiziario)

'è un indagato nel fascicolo per la morte dell’ambasciatore italiano, Luca Attanasio, e del carabiniere Vittorio Iacovacci, avvenuta in Congo. Nel corso del conflitto il carabiniere Iacovacci tentò di allontanare l’ambasciatore dalla linea di fuoco, ma i due rimasero uccisi dai proiettili esplosi dagli assalitori (AGI - Agenzia Italia)

Attanasio e Iacovacci erano stati prelevati dalla jeep dalla banda e portati all’interno della foresta. In sostanza di non avrebbe applicato correttamente le procedure operative standard, denominate Sop, che definiscono le regole alle quali attenersi per missioni di quel tipo. (Ticinonews.ch)

La risposta (riferita dal carabiniere ucciso al collega) fu che gli avrebbero fatto sapere cosa si riusciva a organizzare R. e altri due congolesi ascoltati l’altro ieri come testimoni; gli ultimi due nomi dell’elenco appartengono ad altrettanti funzionari del Pam che però non si trovavano a bordo dell’auto assalita dai banditi. (Corriere della Sera)