Il Dna conferma, il morto è Bochicchio. "Niente malore, sabotaggio alla moto"

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La moto esplode, le fiamme si propagano all'istante avvolgendo il corpo di Bochicchio probabilmente ancora vivo.

In particolare l'estrazione del Dna è stata possibile, viste le condizioni della vittima, solo su frammenti di ossa e denti anziché su sangue e saliva.

L'ipotesi più inquietante per la Procura, che indaga per istigazione al suicidio, resta quella di un sabotaggio al sistema che regola la stabilità della moto tedesca

Sono di Massimo Bochicchio i resti carbonizzati trovati vicino alla moto Bmw schiantata domenica mattina sulla via Salaria, a Roma (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Per cause ancora da accertare, Bochicchio si è schiantato contro un muro di cinta su via Salaria, la moto ha preso fuoco e lui è morto nell'impatto. L'ipotesi principale all'inizio era che Bochicchio abbia avuto un malore mentre guidava la moto su via Salaria, ma dall'autopsia non sono emersi segni di un'attività cardiaca anomala (Fanpage.it)

L’esame è stato disposto dalla procura di Roma, poiché il corpo, a causa della carbonizzazione, non era stato riconosciuto dal fratello della vittima. (361 Magazine)

Fonte foto: ANSA Il luogo dell’incidente che è costato la vita a Massimo Bochicchio. Chi ha visto Massimo Bochicchio prima della sua morte? (Virgilio Notizie)

Il giudice però lo punzecchia: «Vabbé, questa però non è gente brutta brutta. Bochicchio è evasivo: «Non ce l’ho mai avuto io un cliente brutto, signor giudice, mai (ilmattino.it)

Il sospetto degli inquirenti, scrive il Messaggero, è che, pur stando ai domiciliari, Bochicchio continuasse a intrattenere rapporti con i vip All’epoca, il giudice del Tribunale di Roma, Corrado Cappiello, chiedeva al broker indagato:. (IlNapolista)

Risposte, invece, sulle cause della morte, sono attese dall’autopsia disposta dai magistrati di piazzale Clodio e affidati ai medici legali della Sapienza Il broker era finito sotto processo a Roma per riciclaggio e abusiva attività finanziaria in seguito alle denunce presentate anche da alcuni vip e personaggi dello sport. (Secolo d'Italia)