Taglio tasse: si abbassano aliquote Irpef e via l’Irap

GenovaToday INTERNO

Il ministro dell’economia Franco ha trovato l’accordo con i partiti della maggioranza sugli 8 miliardi destinati ad un primo taglio strutturale delle tasse.

La nuova curva delle detrazioni favorisce i redditi medio bassi ma anche le pensioni di anzianità, che per effetto della manovra avranno dei rialzi tra il 3 e il%.

La maggior parte di questi fondi saranno destinati ad una riforma dell’Irpef, l’imposta progressiva sulle persone fisiche, e sull'eliminazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per partite iva e ditte individuali. (GenovaToday)

La notizia riportata su altri giornali

Nelle intenzioni del governo, si tratta di un primo passo verso un’ulteriore riduzione delle aliquote a 3: 23%, 33%, 43%. Scettici anche i sindacati, che lamentano uno scarso coinvolgimento da parte del governo nella stesura della riforma (The Submarine)

Per cominciare ad avere un beneficio concreto, comunque, bisogna partire dai 40mila euro di reddito a salire fino ai 50mila euro Il 75% del taglio Irpef riguarda il secondo e il terzo scaglione, a cui appartengono circa 21 milioni di lavoratori, con redditi che vanno dai 15mila ai 55mila euro all’anno. (il Giornale)

Va detto che al momento la rimodulazione delle aliquote Irpef sembra essere sbilanciata sui redditi medi e medio alti Non si tratta, però, di una cattiva notizia, in quanto nonostante l’addio del bonus “Renzi” ci saranno comunque notevoli vantaggi per i lavoratori (e non solo). (Money.it)

Il grafico sotto mostra in maniera molto semplice questi cambiamenti: in blu vediamo lo scenario attuale, in rosso lo scenario post-riforma. La strada da fare è ancora lunga, l’auspicio è che l’accordo sulle aliquote sia solo un primo passo (Econopoly)

Il viceministro Pichetto ha precisato che la riforma dell’Irpef (oltre al taglio dell’Irap, altra misura sulla quale si è già arrivati ad un accordo) rappresenta un primo passo strutturale, non solo per il 2022. (Scuolainforma)

Nulla cambia per i redditi più bassi, fino a 15.000 euro, e per quelli più alti, da 75.000 euro in su: le aliquote restano invariate, pertanto pagheranno – sempre sulla carta – la stessa Irpef. Con la riforma approvata dai gruppi di maggioranza, lo schema diventa così:. (Adnkronos)