Afghanistan, spari dei Taleban contro le donne in piazza

La Stampa ESTERI

E' di due feriti il bilancio provvisorio dell'esplosione avvertita a Kabul nei pressi del quartiere a maggioranza sciita di Dasht-e-Barchi.

La deflagrazione è stata causata da una mina che era stata attaccata a una motocicletta lasciata di fronte all'entrata di un ufficio che rilasciava documenti di identità.

Mentre su Twitter l'Ong Afghan Peace Watch denuncia che alcune manifestanti sono rimaste ferite durante la repressione della protesta. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Kabul, spari sulle donne. I talebani schiacciano le proteste per il diritto allo studio, milioni di adolescenti rimangono fuori dalle scuole: «Pensano solo a imporre il velo non al futuro del Paese». (La Stampa)

La regione con più nuovi casi Covid è il Veneto con 2.376, seguito da Lombardia (+2.143), Lazio (+1.858), Campania (+1.749), Emilia Romagna (+1.610) e Sicilia (+1.567) (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ieri a Kabul pestaggi e spari di kalashnikov in aria contro la protesta delle donne: «Lavoro e libertà». Il 15 agosto 2021 i Talebani tornavano al potere dopo 20 anni di fallimenti occidentali. (Il Manifesto)

In Afghanistan, le donne hanno meno libertà che in qualsiasi altra parte del mondo, poiché sono private dell’istruzione secondaria e non hanno accesso a nessun altro lavoro sia in ambito sanitario che scolastico Le manifestanti, sventolavano uno striscione con su scritto: “Il 15 agosto è una giornata nera”, riferendosi alla data dell’ascesa al potere dei talebani nel 2021. (Radio RTM Modica)

Mentre su Twitter l’Ong Afghan Peace Watch ha denunciato il ferimento di alcune manifestanti durante la repressione della protesta La reazione dei talebani non si è fatta attendere: dopo cinque minuti, le autorità sono intervenute e hanno disperso la folla sparando raffiche in aria. (Open)

A Kabul molte donne hanno dovuto lasciare il lavoro sotto il rigore del regime fondamentalista imposto un anno fa dai guerriglieri radicali in Afghanistan. Sonita Zewari, attivista per i diritti delle donne. (Nanopress)