Stop a benzina e diesel, Italia per il rinvio al 2040

ilGiornale.it INTERNO

Restano, però, forti resistenze, tra cui quelle di Italia e Germania.

Il 28 giugno, data fissata per la riunione del Consiglio Ue Ambiente, si avvicina e a surriscaldarsi è anche il clima all'interno dei governi.

La causa: il blocco, in un porto cinese, degli strumenti per produrre batterie, problema che tocca maggiormente la fabbrica americana

A proposito di auto elettriche, i nuovi impianti di Tesla ad Austin (Texas) e a Berlino (Germania) stanno «perdendo miliardi di dollari». (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Ma si è trattato poco più di una pantomima quella che si è tenuta al Mise. Che questo fosse un Governo non particolarmente sensibile alle questioni climatiche si era già abbondantemente capito. (LA NOTIZIA)

L’obiettivo della mozione è quello di abbassare dal 100% al 90% la percentuale di auto che andrà a carburante non inquinante entro il 2035. Vediamo ora quali sono i Paesi Membri UE che condividono il medesimo pensiero che andrà ad esprimere l’Italia martedì in Parlamento Europeo (I-Dome.com)

STOP AUTO BENZINA E DIESEL DAL 2040: I CONTENUTI DELLA PROPOSTA. E dalle parole sembra che si sia effettivamente passati ai fatti leggendo i contenuti della bozza nella quale l’Italia sostiene la proposta di Bulgaria, Romania, Portogallo e Slovacchia di rinviare al 2040 lo stop ai motori endotermici. (SicurAUTO.it)

Addio alle auto a motore endotermico a partire dal 2035? A livello europeo si sta allargando il fronte dei paesi che chiedono un passaggio più graduale verso il green (Lega Nerd)

Italia, Portogallo, Slovacchia, Bulgaria e Romania vogliono ritardare di cinque anni il piano dell'Unione Europea per vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel dal 2035. Cosa chiedono Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia. (greenMe.it)

La proposta è circolata all’interno del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati Ue. Diversa la posizione Stellantis che, prendendo atto delle direzione europea indicata all’industria dell’auto, pochi giorni fa ha manifestato il suo dissenso abbandonando l’Acea (European Automobile Manufacturers Association) sottolineando la sua scarsa capacità di fare azione di lobby (Money.it)