Breivik, 10 anni fa la strage in Norvegia: ora il neonazista fa la vita comoda in un trilocale con videogiochi e tv

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Norvegia, Breivik vince causa contro lo Stato: violati i diritti umani del killer di Utoya

Poi, mentre Oslo è ancora incredula per l'accaduto, si dirige a 40 chilometri a nord-ovest della capitale, verso il lago Tyrifjorden.

Prima fa esplodere un'autobomba artigianale di 950 chili davanti al palazzo del governo, uccidendo otto persone e colpendo le facciate di vari ministeri e anche la redazione del principale quotidiano del Paese. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Al campus, organizzato dalla Lega dei giovani lavoratori del Partito laburista, partecipano ragazzi tra i 10 e i 20 anni: perdono la vita 69 giovani, altri 110 rimangono feriti. Due ore dopo, si consuma il massacro in un campus giovanile del Partito laburista sull’isola di Utoya: si contano 69 morti e 110 feriti. (Corriere TV)

Allo stesso tempo, per ogni nazione occorre una coerente identità nazionale A mezzogiorno le campane di tutte le chiese del Paese hanno risuonato oggi in ricordo delle vittime. (Vatican News)

Così anche in tribunale, mano tesa, riso spudorato e proclami minacciosi, questo gelido massacratore ha potuto autocelebrarsi come il sovrano dell’orrore. Così può essere riutilizzato da quella “destra degli dei” che, tra Alain de Benoist e Renaud Camus, rilancia oggi la rivoluzione conservatrice (L'Espresso)

Una ferita sempre aperta. A distanza di 10 anni, Utoya è una ferita ancora aperta, con una generazione di trentenni segnata dal trauma collettivo. La perdita dell'innocenza. Il 22 luglio 2011 è il giorno in cui la Norvegia ha perso la sua innocenza, ma non i principi su cui si fonda. (Sky Tg24 )

Ma anche nel 2033 - quando Breivik avrà 54 anni - non verrà rilasciato se le autorità lo riterranno ancora una minaccia per la società. Alle 19, le campane del municipio di Oslo suoneranno 77 volte, in rintocco per ogni vita spezzata durante l’attacco (EuropaToday)

In Norvegia la differenza, rispetto al passato, è che i sopravvissuti si stanno facendo sentire con più forza, dopo anni di relativo silenzio. The Utoeya island, 40km south west of Oslo, can be seen in the background. (L'HuffPost)