La storia di Maria Sestina Arcuri si chiude con una assoluzione per il fidanzato Andrea

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Il giovane era stato accusato di aver ucciso la compagna, Maria Sestina Arcuri, la ragazza calabrese originaria di Nocara.

Secondo i difensori i Maria Sestina, il giovane avrebbe lanciato dalle scale la fidanzata al culmine di una lite.

Poche ore fa l’epilogo ci questa storia con la decisione della Corte d’Assise di Viterbo che ha assolto, «perché il fatto non sussiste» Andrea Landolfi Cudia.

Maria Sestina: il fidanzato assolto perchè il fatto non sussiste. (Ultime Notizie Flash)

La notizia riportata su altri media

Sestina Arcuri Landolfi Assolto, le accuse del pm Pacifici. La definitiva assoluzione ha quindi smontato l’ipotesi secondo la quale la 26enne Maria Sestina Arcuri possa essere caduta dalle scale per cause non accidentali. (Yahoo Notizie)

Landolfi, da ieri sera è libero, nonostante la Corte lo abbia dichiarato colpevole per lesioni alla nonna e condannato a 4 anni. Piangono di rabbia i genitori di Maria Sestina (parte civile nel processo con l’avvocato Vincenzo Luccisano), per quella figlia 26enne che non c’è più (ilmessaggero.it)

“Qui all’aperto si respira un’aria diversa”, ha detto lasciando attorno alla mezzanotte di lunedì il carcere di Regina Coeli, il pugile e operatore sociosanitario 32enne romano. Roberta Landolfi, la mamma dell’imputato, aveva commentato a caldo: “Male non fare, paura non avere, come dice mio figlio (Tuscia Web)

Su di lui pendeva la richiesta dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Franco Pacifici, a 25 anni di reclusione. Maria Sestina Arcuri, era precipitata dalle scale di una villetta di Ronciglione, nel Viterbese, intorno alle 2 della notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019 ed era morta due giorni dopo all’ospedale Belcolle di Viterbo (Calabria News)

Il pugile è stato assolto anche dall’accusa di omissione di soccorso. Dopo il verdetto Andrea Landolfi è stato condotto a Regina Coeli dove poi dopocena è stato raggiunto da familiari che lo hanno riportato a casa una volta fatti i bagagli. (Corriere di Viterbo)

Il fatto non sussiste, dunque, per la Corte d’assise di Viterbo, presieduta ieri dal Eugenio Turco. In primo grado ora, invece, Landolfi, è un uomo libero (NewTuscia)