I buoni pasto non sono più “buoni”: tassa occulta oltre il 20%, imprese pronte a dire addio ai ticket

Valledaostaglocal.it INTERNO

I NUMERI. Prima dello scoppio della pandemia, circa 10 milioni di lavoratori pranzavano quotidianamente fuori casa.

Complessivamente si stima che nel 2019 siano stati emessi in Italia 500 milioni di buoni pasto, di cui 175 milioni acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori.

Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. (Valledaostaglocal.it)

La notizia riportata su altri giornali

"Questo meccanismo - denunciano Fiepet Confesercenti Modena e Fipe Confcommercio - finisce per scaricare il risparmio della pubblica amministrazione sui pubblici esercizi e sulla distribuzione commerciale. (ModenaToday)

I buoni pasto sono esentasse per l’azienda fino a 4 euro cadauno se cartacei, 8 euro se elettronici Nel 2019, l’anno prima della pandemia, in Italia furono emessi 500 milioni di buoni pasto per un controvalore complessivo di 3,2 miliardi di euro. (InvestireOggi.it)

«I buoni pasto sono una truffa, io non li ho mai accettati». Molti lavoratori utilizzano i buoni pasto per fare la spesa. (Il Messaggero Veneto)

Se un buono pasto vale 10 euro chi lo ritira incassa il 15 per cento in meno, in alcuni casi non riceve neppure otto euro Il motivo è presto detto. (Il Piccolo)

Esercizi commerciali pronti a rifiutare i buoni pasto o ticket restaurant. Una protesta che si ripercuoterebbe su 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto o la spesa al supermercato. (Giornale di Sicilia)

Vediamo ora quali sono le richieste delle imprese di distribuzione alimentare circa il metodo di erogazione dei buoni pasto Buoni pasto: cosa vogliono le imprese? (I-Dome.com)