Germania, l’ex cancelliere Schröder lascia il colosso russo Rosneft per evitare le sanzioni

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Se le sanzioni nei suoi confronti fossero approvate, l’ex cancelliere rischierebbe di veder congelati i suoi beni.

Dopo mesi di polemiche in Germania proprio per i suoi incarichi in Russia, oltre che per l’attività da lobbista per Vladimir Putin, l’ex cancelliere tedesco ha deciso di rinunciare alla sua poltrona.

Il settimanale Der Spiegel ha infatti rivelato che l’ex cancelliere ha deciso di rivolgersi a un noto costituzionalista, Michael Nagel di Hannover, per “verificare la legittimità dell’intero processo”

Lo annuncia la stessa società russa in un comunicato. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

A cura di Davide Falcioni. Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Conflitto in Ucraina ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI. L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder ha perso parte dei diritti particolari di cui beneficia come ex capo del governo. (Fanpage.it)

Da tempo Schröder è criticato per la sua vicinanza a Mosca e il suo ruolo nelle aziende di stato russe. L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder sta facendo valutare legalmente la decisione della commissione Bilancio del parlamento tedesco di togliergli l'ufficio personale e lo staff di assistenti. (Corriere del Ticino)

Anche i deputati europei hanno deciso di agire contro Schröder, votando a larga maggioranza la proposta di inserirlo nell'elenco dell'UE delle persone da sanzionare a causa dell'invasione dell'Ucraina. (RSI.ch Informazione)

Lo ha deciso la commissione di bilancio del Bundestag, in Germania, secondo la Dpa. Schroeder è nel mirino delle critiche in Germania a causa dei suoi incarichi in Russia (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Alle critiche a Putin preferisce i robusti compensi di Gazprom, e sembra davvero importargli poco che la sua immagine pubblica sia ormai a pezzi Merkel ha seguito la strada segnata da Schröder, e prima ancora da Willy Brandt. (L'Unione Sarda.it)

Era dall'inizio della guerra in Ucraina che le pressioni sull'ex cancelliere della Germania, perché smettesse di lavorare per l'azienda del Paese che ha invaso l'Ucraina, si erano fatte ogni giorni più forti. (EuropaToday)