Non più UFO ma UAP. Dubbi e certezze dopo le dichiarazioni degli USA: siamo soli? La parola agli ufologi

MeteoWeb ESTERI

Partiamo da un punto: gli USA non parlando più di UFO, ma di UAP, ovvero “Unidentified aerial phenomena – fenomeni aerei non identificati“.

Il passo da gigante che si è compiuto, specie in questi giorni, si comprende dalle domande che ci si pone.

I droni, che oggi pur hanno raggiunto un grado di perfezione tecnologica eccellente, non riescono minimamente a raggiungere tali prestazioni

Una significativa percentuale degli avvistamenti ufo, anche da noi personalmente indagati, lascia spazio a poche interpretazioni convenzionali. (MeteoWeb)

Ne parlano anche altri media

Ma il rapporto statunitense non sembra chiarire i dubbi sulla loro natura. Il rapporto statunitense infatti afferma anche che gli UFO mostrati nei video, non sembrano essere test di tecnologie segrete degli Stati Uniti, ma non lo esclude nemmeno definitivamente. (FocusTECH)

A fine 2014 un top gun di un caccia Super Hornet ha avuto quasi una collisione con uno di quegli oggetti L’attesa dell’indagine aveva accresciuto nelle ultime settimane la vecchia fascinazione, non solo degli americani, per gli UFO. (Corriere del Ticino)

Come spesso accade in queste circostanze la notizia trapelata del prossimo report dell’intelligence americana ha creato discussioni e divisioni , chi vorrebbe la conferma definitiva dell’esistenza di vita aliena e chi invece seguendo la linea del scetticismo vede la conferma della negazione aliena. (Mediterranews)

Ad alimentare ulteriormente l'interesse sugli Ufo, poi, è stato l'ex presidente americano Barack Obama, che ne ha parlato durante una recente apparizione al «Late Late Show» su Cbs News Tra diversi dirigenti dell'intelligence e dell'esercito, invece, c'è la preoccupazione che almeno alcuni degli episodi possano essere esperimenti di Mosca o Pechino con la tecnologia ipersonica. (ilGiornale.it)

Non riesco a immaginare che noi siamo l'unica - le parole di Cox al Sunday Mirror - da quello che sappiamo, è concepibile che ci siano una o due civiltà per ciascuna galassia contemporaneamente". Mentre negli Stati Uniti il Pentagono tiene aperti gli occhi sugli ufo, il fisico inglese Brian Cox, ex tastierista nella rock band Dare e poi nei D:Ream, si dice convinto che gli oggetti volanti non identificati potrebbero essere veicoli spaziali inviati per esplorare il nostro mondo: "Ci devono essere altre civiltà nell'universo. (Tuttosport)

Resta però il fatto che non siano stati identificati, come precisato dalle fonti che il New York Times ha citato, tre delle quali peraltro non hanno escluso la possibilità di presenze aliene nello spazio. (Scienzenotizie.it)