Pil e Astrazeneca, la Brexit fa volare Londra (non l'Europa)

L'HuffPost ESTERI

Per la fine del 2021, la Gran Bretagna dovrebbe registrare un boom di crescita che non si vedeva da prima della seconda guerra mondiale, per la precisione dal 1941.

Pil a +6,8 per cento, rivisto al rialzo a gennaio, quando era stimato in crescita ‘solo’ del 5 per cento.

Non un dettaglio: il contratto britannico obbliga la casa farmaceutica a privilegiare la distribuzione delle fiale nel Regno Unito, a scapito di tutti gli altri eventuali contraenti. (L'HuffPost)

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I deputati condannano le recenti azioni unilaterali del Regno Unito che sono in violazione dell’accordo di recesso. Prossime tappe: con l’approvazione del Parlamento, l’accordo entrerà in vigore, dopo il voto formale del Consiglio, il 30 aprile prossimo (Ruminantia)

Il consenso dell'Eurocamera è necessario affinché l'accordo entri in vigore in modo permanente, prima della sua scadenza il 30 aprile 2021. Via libera anche alla risoluzione politica di accompagnamento, che presenta la valutazione e le aspettative del Parlamento, che è passata con 578 sì, 51 contrari e 68 astenuti. (IL GIORNO)

Nel corso della seduta plenaria di questa settimana il Parlamento europeo ha formalmente ratificato l’accordo post-Brexit che determina le regole delle future relazioni tra Bruxelles e Londra. Il primo ministro inglese Boris Johnson ha salutato con entusiasmo l’approvazione del Parlamento europeo come “l'ultimo passo di un lungo viaggio". (EuropaToday)

Gli eurodeputati hanno ratificato l'accordo commerciale stipulato alla fine del 2020 tra l'Unione europea e il Regno Unito. L'accordo commerciale, finora applicato provvisoriamente, sarebbe scaduto il 30 di aprile (Ticinonline)

Reazioni positive arrivano dai rappresentanti delle istituzioni europee e della Gran Bretagna. L’importanza delle future relazioni tra Londra e l’Ue nell’intervista allo storico Antonio Varsori. Elvira Ragosta – Città del Vaticano. (Vatican News)

E sul ruolo di monitoraggio del Parlamento europeo i deputati sono concordi: l'applicazione dell'intesa deve essere vigilata. Il Parlamento europeo resta vigile. «Rimane molto lavoro sulla politica estera e sui programmi di scambio educativi. (Ticinonline)