Trent'anni dalla strage di Capaci nel ricordo dei cronisti

L'Unione Sarda.it INTERNO

“Quel giorno, ricordo che un poliziotto mi prese sotto braccio e mi disse di correre a Capaci perché era successo qualcosa di grave.

La Croma Marrone che apre il corteo è guidata dagli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

Noi arrivammo mentre tiravano fuori quel che rimaneva dei corpi dei tre agenti di scorta Montinaro, Dicillo e Schifani.

Arrivato sul luogo della Strage, Lannino ricorda così quel momento: “Mi sono ritrovato nel bordo di quel grandissimo cratere

“Di quel giorno non ricordo nulla, non ricordo nulla fino alle ore 18. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altre testate

Giovanni Falcone (foto Ansa). Francesca Morvillo e Giovanni Falcone (foto Ansa). Falcone si mette alla guida di una Fiat Croma bianca con accanto la moglie e collega Francesca Morvillo, mentre l'autista giudiziario Giuseppe Costanza si siede sul sedile posteriore. (L'Unione Sarda.it)

Mafia e camorra sono quasi scomparse dall’agenda politica e se ne discute, fugacemente, soltanto negli anniversari di stragi e vittime Aggiunse subito dopo: «Fanno paura camorra e mafia, non esistono graduatorie di pericolosità nel crimine organizzato». (La Repubblica)

Non puoi non pensare ai segreti che impediscono a tutt’oggi di conoscere la verità su quella e le altre stragi Non puoi non pensare alle vite spezzate da quello scoppio azionato a poche decine di metri di distanza: cinque. (BergamoNews.it)

Anniversario della Strage di Capaci - Giacomo Barelli (Viterbo sul serio) ricorda quel giorno di 30 anni fa con le parole del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Condividi la notizia:. (Tuscia Web)

I contributi di “Attacco allo Stato” saranno disponibili anche sul sito skytg24.it, dove sarà possibile seguire lo speciale e trovare tanti contenuti extra In quel preciso istante, su quella strada si trovano il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anch’ella magistrato, e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro (Libreriamo)

Quella telefonata di Giovanni Falcone le cambiò la vita…. «Me la allungò, perché loro si imbarcarono, purtroppo, sul volo Roma-Palermo quel 23 maggio, io decisi di rimanere a Roma. La sera del 3 settembre 1982 lei era a cena con Giovanni Falcone quando la mafia uccise “la speranza dei palermitani onesti”. (Panorama)