Calenda “Solo proporzionale può fermare Destra. Dopo il voto, il caos”

Tiscali Notizie INTERNO

Per Calenda: "Comunque vada il voto, dopo tutte le accuse di allarmi democratici da destra e da sinistra, l'Italia precipiterà nel caos e nessuna delle attuali coalizioni rimarrà in piedi.

Del resto Cinque Stelle e Meloni hanno molte cose in comune, guidano la protesta contro i rigassificatori, propongono di nazionalizzare tutto»."

L'unico modo per evitarlo è isolare le ali estreme, Fratelli d'Italia e Cinque Stelle, e andare avanti con una coalizione Ursula e un governo Draghi sostenuto da un terzo polo che avrà almeno il 15%. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri media

Perché solo una seria analisi della situazione socio-economica può mostrare quanto siano campate in aria buona parte delle proposte dei due poli dominanti. Venendo alla politica, la domanda vera è se esista attualmente lo spazio per un polo liberal democratico nel nostro Paese. (tviweb)

Ma torniamo all'inizio, e cioè al rafforzamento della mediazione "endoprocessuale" propugnato dal Terzo Polo calendian-renziano (il loro programma prevede altre belle trovate, e le vedremo una per una nei prossimi giorni). (Liberoquotidiano.it)

Parola di Carlo Calenda, che intervistato dal Corriere della Sera delinea uno scenario inquietante, soprattutto per Giorgia Meloni e il centrodestra. 21 agosto 2022 a. a. a. Dopo il voto, sarà il caos. (Liberoquotidiano.it)

di Marco Galluzzo. «Comunque vada il voto, dopo tutte le accuse di allarmi democratici da destra e da sinistra, l’Italia precipiterà nel caos e nessuna delle attuali coalizioni rimarrà in piedi. (Corriere della Sera)

Se la destra non avrà i numeri – come è possibile solo se noi facciamo un bel risultato – punteremo a un governo Draghi». Che respinge ogni accusa del centrosinistra di volersi alleare con la coalizione di centrodestra in seguito alle elezioni: «Noi non voteremo la fiducia a un governo Meloni, punto. (Open)

Ma, visto dalla sinistra progressista, è veramente questo l’unico pericolo di queste elezioni? Ma allora, esiste per gli elettori della sinistra progressista un modo per evitare sia il rischio “destra estrema” che il rischio “rimpasto Draghi”? (Il Fatto Quotidiano)