Ucraina, Draghi segna il perimetro della maggioranza: "Io sto con Kiev". E con il Colle blinda il

LAPRESSE INTERNO

Draghi e i ministri lasciano l’assemblea prima del voto per andare a pranzo al Quirinale, come da prassi prima di un Consiglio europeo

Poi, però, per il presidente del Consiglio “c’è una fondamentale differenza tra due punti di vista”.

È quello di chi dice: “L’Ucraina non si deve difendere, non dobbiamo fare le sanzioni e non dobbiamo mandare le armi.

Scavalcare questa linea significa per l’inquilino di palazzo Chigi guardare quello che sta accadendo a Kiev da un secondo punto di vista, “diverso”. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri media

Così il premier Mario Draghi, replicando agli interventi dei deputati dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo Lasciamola entrare, lasciamo che l'Ucraina si sottometta, dopotutto cosa vogliono questi'". (Corriere TV)

«Le sanzioni sono efficaci? Draghi, sanzioni efficaci, in estate sempre di più. In sede di replica, il premier Draghi è intervenuto sul tema sanzioni. (Il Sole 24 ORE)

Le sanzioni, l'invio di armi, servono a questo», queste la parole del premier Mario Draghi nella replica alla Camera al termine del dibattito in vista del consiglio europeo. Quello mio è: l'Ucraina si deve difendere. (ilmattino.it)

Dall’inizio della guerra, il governo italiano si è mosso per trovare fonti di approvvigionamento alternative al gas russo. E ora la possibilità che si arrivi a uno stop totale delle forniture di gas dalla Russia sta diventando concreta. (QuiFinanza)

Per cui", ha affermato Draghi, citando anche le ricadute delle sanzioni sulle famiglie e sul loro potere d'acquisto.Il discoro di Draghi alla Camera, in sostanza, ha ripercorso quello di ieri al Senato, riepilogando innanzitutto i: gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno europeo a Kiev; le ricadute umanitarie, alimentari, energetiche e securitarie del conflitto; gli aiuti a famiglie e imprese colpite dalla crisi; le prospettive di allargamento dell'Ue; i seguiti della Conferenza sul futuro dell'Europa. (Borsa Italiana)

A cura di Tommaso Coluzzi. Ancora: "La Russia è troppo forte, perché combatterla, lasciamo che entri, lasciamo che l'Ucraina si sottometta, dopotutto cosa vogliono questi…", ha continuato Draghi tra gli applausi scroscianti della Camera dei deputati (Fanpage.it)