Gli anziani finiti in coda: agli ultraottantenni solo il 7 per cento dei vaccini

Il Gazzettino INTERNO

Quante dosi agli over 80?

uanti sono gli anziani ultraottantenni che vivono a casa propria cui è stato somministrato il vaccino anti Covid?

Gli over 80, o meglio gli anziani che hanno tra gli 80 e gli 89 anni, figurano al quinto posto con 363.161 somministrazioni di vaccino.

Ecco il confronto tra Regioni per quanto riguarda gli over 80.

Se invece si guarda ai vaccini finora somministrati, il rapporto cresce: su 3.497.825 dosi inoculate, gli over 80 che hanno avuto quantomeno la prima dose sono il 7%. (Il Gazzettino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Da metà marzo, invece, si procederà con la vaccinazione dei detenuti e del personale della polizia penitenziaria, sempre sfruttando l'AstraZeneca. La prenotazione sarà scaglionata per fasce di età secondo il calendario: 45-55 anni dal 18 febbraio; 35-44 anni dal 22 febbraio; under 34 anni dal 26 febbraio. (AgoraVox Italia)

le somministrazioni inizieranno dal giorno 22 febbraio”. Dal 22 febbraio le prenotazioni per la fascia di età tra i 44 e i 35 anni e dal 26 febbraio gli under 34 anni. (L'agone)

Gli altri tre siti individuati, invece, presentavano un medicinale di origine cinese vantante asserite proprietà terapeutiche contro Covid-19, risultato essere, dopo le opportune verifiche dell’Aifa, sprovvisto di autorizzazione all’immissione in commercio. (RIFday)

La maggioranza, invece, ha trovato inaccessibile il portale della Regione dove dovevano comunicare la lista delle persone da vaccinare. Insomma il caos totale, nonostante sabato la Asl abbia istruito proprio all’ospedale Versilia i medici di famiglia nel preparare i vaccini (LA NAZIONE)

Qui gli operatori l'hanno aiutata e rifocillata e l'hanno poi accompagnata al polifunzionale, dove le è stato somministrato il vaccino. Quattro ore dopo, nonna Livia è giunta a destinazione, ma in una struttura sanitaria sbagliata. (Gazzetta del Sud)

Bisogna cambiare la logica attivando siti e medici, bisogna vaccinare un po’ dappertutto e in sicurezza – precisa – e abbiamo bisogno di tutte le risorse disponibili tra luoghi e personale medico Ci è sembrato opportuno cominciare e ora aspettiamo che la situazione migliori con il supporto dei medici di base». (Corriere della Calabria)