Grindr sotto accusa: avrebbe condiviso con terze parti lo status HIV di migliaia di utenti

Grindr sotto accusa: avrebbe condiviso con terze parti lo status HIV di migliaia di utenti
Gay.it ESTERI

Min. di lettura Le strategie di marketing del 2024 sembrano ormai non conoscere più confini, né etica: Grindr è oggi accusata da migliaia di utenti di aver venduto dati sensibili degli utenti – tra cui anche il loro status HIV – alle agenzie pubblicitarie con cui aveva stretto accordi. Stando alla denuncia presentata dallo studio legale che oggi assiste gli utenti vittime del data breach, l’app avrebbe violato più di un regolamento sulla protezione dei dati, determinando la condivisione dei dati sensibili di migliaia di persone solo in Gran Bretagna (Gay.it)

Su altri media

Grindr, app d'incontri del mondo Lgbtq+, è stata citata in giudizio a Londra da un gruppo di utenti dopo aver presumibilmente venduto a inserzionisti terzi dati sensibili, tra cui l'etnia, lo status sierologico Hiv e la data dell'ultimo test effettuato. (Milano Finanza)

Non è il periodo migliore per le app di incontri. Già multata nel 2021 per aver violato il Gdpr, la dating app Grindr è ora al centro di una class action per aver venduto senza consenso i dati sensibili di tantissimi utenti a terze parti per motivi commerciali, condividendo anche informazioni sulla potenziale positività all’HIV (Start Magazine)

Non è la prima volta che Grindr finisce nei guai per avere violato le leggi sulla privacy degli utenti. Queste agenzie le avrebbero poi vendute a loro volta ad altre aziende. (Fanpage.it)

L'app di incontri gay Grindr sotto accusa: "Condivide dati sensibili, anche quelli sanitari su Hiv"

UK: causa sulla privacy degli utenti Grindr Tra i dettagli che la società avrebbe ceduto, ci sarebbero anche quelli relativi alla positività all’HIV. (Punto Informatico)

Uno studio legale inglese ha presentato un ricorso presso l’Alta Corte di Londra per conto di 670 persone che hanno partecipato a una class action, sostenendo che il proprietario americano dell’app ha violato le leggi britanniche sulla protezione dei dati: secondo il ricorso, infatti, l’app di appuntamenti ha condiviso informazioni personali altamente sensibili, incluso in alcuni casi il loro stato di sieropositività. (Il Fatto Quotidiano)

In particolare, Grindr avrebbe venduto dati sanitari di migliaia di utenti a due compagnie pubblicitarie, Apptimize e Localytics, che a loro volta li avrebbero "girati" ad altre aziende. Dati sul contagio da Hiv venduti ad agenzie pubblicitarie (Today.it)