Vittoria di Savoia, chi è la sedicenne erede del casato dei re d’Italia

Per l’esilio che dal referendum Monarchia-Repubblica del giugno 1946 impedì loro di rientrare in patria per 57 anni (qui la storia della dinastia).

E se con la nuova disposizione ora emanata dal Capo di Casa Savoia, Vittorio Emanuele, la primogenita Vittoria diventa erede della storia millenaria del casato, prende anche nuovi titoli.

Assisi Vittoria è stata infatti battezzata nella basilica di Assisi il 30 maggio 2004, per amore dei Savoia per l’Italia e perché Vittoria ha per secondo nome anche quello di Chiara, il nome della Santa che ad Assisi è celebrata. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Quindi, “per la Consulta dei Senatori del Regno la parola di Umberto II fu ed è Parola di Re costituzionale: l’unica valida”. “Potremmo ancora avere un maschio, ma pensiamo che sia comunque giusto così. (L'HuffPost)

Con queste parole Vittorio Emanuele di Savoia e il figlio Emanuele Filiberto anticipano al Corriere la loro decisione epocale di designare come capo del casato – e quindi potenziale erede al trono – Vittoria, 16 anni, primogenita tra le due figlie del principe. (Il Fatto Quotidiano)

Questo significa che, dopo Emanuele Filiberto di Savoia, l'erede della dinastia diventerà la giovanissima Vittoria. Con un comunicato ufficiale di Vittorio Emanuele di Savoia, la famiglia ha annunciato il radicale cambiamento delle leggi di successioni che fino ad oggi seguivano la discendenza diretta per grado. (ilGiornale.it)

Quel che è certo è che, con la Legge Salica in vigore fino ad oggi, Emanuele e la moglie Clotilde avrebbero dovuto mettersi al lavoro per "onorare" i sudditi con un erede maschio. (Donna Moderna)

Ad annunciarlo sono stati gli stessi “reali” d’Italia nel corso di un’intervista al Corriere della Sera: “Addio legge Salica. Savoia, svolta storica nella linea di successione: cosa cambia Aggiornata la linea di successione dei "reali" d'Italia: dopo Emanuele Filiberto toccherà alla figlia primogenita Vittoria. (Virgilio Notizie)

I Savoia nominano un'erede femmina, rompendo con una tradizione millenaria. La cosa è piuttosto spiacevole, se pensiamo che solo la repubblica garantisce una reale uguaglianza, al di là del genere (e non solo). (il Dolomiti)