Buoni pasto, ristoranti e supermarket in protesta: «Non li accetteremo più». Cosa sta succedendo

ilmessaggero.it INTERNO

Dei 500 milioni di buoni pasto, 175 milioni sono acquistati dalle pubbliche amministrazioni.

Ma adesso, con il rientro in presenza e con gli accordi aziendali sul lavoro agile, i buoni pasto tornano a essere una voce dello stipendio per molti lavoratori.

Mercoledì 18 Maggio 2022, 16:45. Per ora si tratta solo di un “manifesto”, una sorta di avviso di intenzioni future: se non ci sarà una riforma radicale del funzionamento dei buoni pasto, grande distribuzione e negozianti non accetteranno più i buoni pasto. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Dei 500 milioni di buoni pasto, 175 milioni sono acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. Buoni pasto, le cifre. Nel solo anno 2019 sono stati emessi 500 milioni di buoni pasto per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. (Giornale di Sicilia)

I NUMERI. Prima dello scoppio della pandemia, circa 10 milioni di lavoratori pranzavano quotidianamente fuori casa. Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. (Valledaostaglocal.it)

Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto". In totale, ogni giorno i dipendenti pubblici e privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei supermercati i e in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di buoni pasto (ModenaToday)

Nel 2019, l’anno prima della pandemia, in Italia furono emessi 500 milioni di buoni pasto per un controvalore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Ecco come funziona il sistema dei buoni pasto. Come funziona? (InvestireOggi.it)

Il motivo è presto detto. a protesta contro i buoni pasto trova terreno fertile anche in Friuli Venezia Giulia: i ristoratori e i titolari dei pubblici esercizi minacciano di non accettarli più, mentre alcuni supermercati stanno riducendo i punti vendita autorizzati a ritirarli. (Il Piccolo)

«I buoni pasto sono una truffa, io non li ho mai accettati». Alessandro Beretta, il segretario generale dell’Associazione nazionale cooperative tra dettaglianti (Ancd-Conad), conferma invece che, nonostante le difficoltà, nei negozi del gruppo Conad i buoni pasto vengono accolti ovunque (Il Messaggero Veneto)