Taiwan chiede a Foxconn di non investire in Cina

Milano Finanza ESTERI

Foxconn a rischio sanzione. Hon Hai, la società quotata a Taiwan di Foxconn, ha dichiarato il 14 luglio di aver acquisito una partecipazione indiretta in Beijing Zhiguangxin Holding, l'azionista di controllo di Tsinghua Unigroup.

Ma l'accordo ha posto una delle più grandi società di Taiwan al centro della crescente competizione tecnologica di Pechino con l'Occidente.

I funzionari ritengono che un tale sviluppo potrebbe indebolire economicamente Taiwan e dare alla Cina più leva per spingerla a sottomettersi al controllo di Pechino

Le continue esercitazioni militari della Cina attorno allo Stretto di Taiwan, un'area fra le più trafficate al mondo, sta complicando il quadro geopolitico. (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È quanto ha detto il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, secondo cui "la Cina ha usato le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all'invasione di Taiwan". Parlando in una conferenza stampa, Wu ha aggiunto che "la vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell'intera regione dell'Asia-Pacifico". (L'Unione Sarda.it)

Taiwan non ha mai riconosciuto né è mai stata soggetta alla Repubblica popolare cinese, istituita da Mao Zedong nel 1949. Checché ne dica la propaganda del Partito comunista cinese, il problema della crisi taiwanese non risiede nella visita di Nancy Pelosi in sé. (Panorama)

Usa e Ue rinnovano il proprio appello al dialogo, cercando di disinnescare la crisi avviata dalla visita a Taipei della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi. I quattro droni sono stati avvistati mentre sorvolavano Kinmen, Lieyu e l’isolotto di Beiding, secondo il Kinmen Defense Command (Il Sole 24 ORE)

A parlare da Taipei al Sir è un missionario italiano che da 30 anni vive e opera nella capitale di Taiwan. “Non ci sentiamo l’Ucraina dell’Asia, perché non c’è nessun interesse a scatenare una guerra adesso”. (Servizio Informazione Religiosa)

Considerato che la notizia era diventata pubblica, era esattamente la cosa giusta da fare», dice Leon Panetta, ex capo della Cia e poi del Pentagono. Anziché aggravarle, penso sia meglio chiarire che continueremo la nostra politica dell’Unica Cina e allo stesso tempo ad appoggiare Taiwan». (Corriere della Sera)

Nel terzo giorno di esercitazioni militari su vasta scala intorno all’isola, la Cina sta simulando un vero e proprio attacco contro Taiwan. “Gli Stati Uniti devono pagare caro per tutte le fonti di problemi create da lei, ovunque sia andata”, tuonano i nordcoreani. (Il Fatto Quotidiano)