Crisi in Libia, torna a salire la tensione: Haftar non firma la tregua

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Telefonata fra il presidente russo Putin e la cancelliera tedesca Merkel in vista della conferenza internazionale a Berlino del 19 gennaio.

Il presidente turco Erdogan minaccia Haftar di dargli “una lezione” se dovesse riprendere gli attacchi”.

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Su altri giornali

A tale scopo sono stati convocati a Mosca sia Fayez al Serraj, primo ministro libico, e il maresciallo Khalifa Haftar. Questi infatti, in conferenza stampa, aveva espresso la sua fiducia circa la possibilità di addivenire ad un accordo tra le parti. (BeFan)

Intanto, secondo l'emittente televisiva degli Emirati Arabi Uniti Al Arabiya sarebbero già ripresi i combattimenti a sud di Tripoli. Ripresi gli scontri a sud di Tripoli. Niente accordo a Mosca sulla pace in Libia (LaPresse)

Il tutto in prospettiva della conferenza di Berlino, prevista per il 19 gennaio, in cui si vuole aprir la via ad una soluzione politica dell'attuale crisi libica. È insieme che bisogna lavorare verso un nuovo approccio, che coinvolga tutti al tavolo del dialogo. (Fai Informazione)

Dal ministero della Difesa russo è però giunta una nota pubblicata da Interfax che richiede due giorni di tempo per la firma “per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”. (DailyMuslim.it)

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Tunisi ha invitato al tavolo berlinese anche Tunisia e Algeria. All'ex segretario Matteo Renzi, che ha parlato di un Pd «modello Corbyn», ha replicato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «caricature». (Italia Oggi)

E’ un messaggio molto chiaro per Sarraj e Haftar sul fatto che non devono “dimenticare” i loro alleati. A Mosca il premier del GNA firma, ma chiede che l’LNA si ritiri sulle posizioni prima del 4 aprile 2019. (Difesa e Sicurezza)