La Osaka batte Williams e Sharapova: è l'atleta femminile più pagata con record

Tuttosport SPORT

aomi Osaka è diventata l'atleta femminile più pagata.

La 22enne ha guadagnato precisamente 1,4 milioni di dollari in più dell'americana.

La giovane giapponese è ora la 29esima tra i 100 atleti più pagati: con il 33° posto occupato da Serena Williams è la prima volta dal 2016 che due donne sono tra i primi 100 atleti più pagati.

La Osaka ha superato anche il record di guadagni di tutti i tempi per qualsiasi atleta femminile in un solo anno di Maria Sharapova, che nel 2015 si era fermata a 29,7 milioni di dollari. (Tuttosport)

Ne parlano anche altri media

Attualmente si trova al numero 10 del ranking. Riproduzione riservata (Giornale di Sicilia)

Naomi Osaka is on the cover of GQ Japan, which was drawn by… Mari Osaka. La Osaka appare con una mascherina e l’articolo intende inviare un messaggio di speranza in questo momento di grande difficoltà. (LiveTennis.it)

"Stracciata" la Sharapova. Una cifra record in campo femminile con il precedente primato di Maria Sharapova (29.7 milioni di dollari nel 2015) abbondantemente superato. La tennista giapponese, ex numero 1 e oggi decima nel ranking Wta, è l'atleta femminile più pagata al mondo secondo la rivista Forbes. (Tiscali.it)

Diventata professionista dal 2014, è stata la prima tennista giapponese a vincere un torneo del Grande Slam e la prima asiatica a diventare numero uno della classifica mondiale. Il precedente record apparteneva a Maria Sharapova, atleta più pagata del mondo tra il 2011 e il 2015, anno in cui incassò 29,7 milioni di dollari. (Sky Sport)

La sportiva donna più pagata della storia, come dimostra anche questo grafico di ‘Sports Freak’: avrà di che essere felice! La tennista Naomi Osaka è l’atleta più pagata al mondo secondo la classifica di Forbes. (BlogLive.it)

Di padre haitiano e madre giapponese, Osaka è stata numero uno del mondo dopo aver vinto due slam consecutivi, gli Us Open nel 2018 e gli Australian Open nel 2019, ma attualmente si trova solo al numero 10. (Corriere della Sera)