Coronavirus, pronto il primo vaccino: è cinese e verrà dato ai militari

la Repubblica SALUTE

Il primo a ottenere il vaccino è l’esercito cinese.

Mentre nei paesi occidentali si discute su come distribuire in maniera equa l’antidoto contro il coronavirus, Pechino dimostra di avere le idee chiare.

Nel genoma di questo virus vettore i ricercatori hanno aggiunto un frammento di Dna artificiale.

“Gli scienziati militari hanno ricevuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino” titolava il 19 marzo il South China Morning Post. (la Repubblica)

Su altri giornali

La Cina ha approvato la somministrazione ai militari per un anno del vaccino sperimentale contro il Covid-19 sviluppato congiuntamente da un team dell’Accademia di Scienze mediche militari e dalla società CanSino Biologics. (Il Riformista)

A oggi le forze armate cinesi possono contare su un totale di circa 2,6 milioni di militari e oltre 500mila riservisti. Ad5-nCoV è tra gli otto vaccini Made in China candidati per la cura della malattia legata al coronavirus e anche il Canada ha dato il nullaosta per i test sull’uomo. (Il Fatto Quotidiano)

«Gli scienziati militari hanno avuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino», aveva non a caso titolato a marzo il South China Morning Post. La «guerra di popolo» contro il coronavirus, caldeggiata dal presidente Xi, include anche il vaccino per un’affermazione su scala globale. (Corriere del Ticino)

E poi ex capi di Stato e di Governo come Lula, Romano Prodi, Gordon Brown. Un appello affinché “governi, fondazioni, filantropi e imprese sociali si facciano avanti per produrre e distribuire i vaccini in tutto il mondo gratuitamente“. (Il Riformista)

Dobbiamo elaborare una procedura inequivocabile per determinare quale sarebbe la cifra equa per rendere il vaccino di dominio pubblico – prosegue la lettera -. Tra i firmatari ci sono Bono Vox, Andrea Bocelli, George Clooney, Sharon Stone, Matt Damon, Forest Whitaker. (Il Fatto Quotidiano)

La fase tre della sperimentazione consente di migliorare dosaggi e impatto, con tanto di valutazione più accurata degli eventuali effetti collaterali. “Gli scienziati militari hanno avuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino”, aveva non a caso titolato a marzo il South China Morning Post. (Ticinonews.ch)