No alla guerra, oltre il «benaltrismo»

Il Manifesto ESTERI

La Russia sta

Invadere un paese sovrano come l’Ucraina ed “esportare la democrazia” sono due facce (illegali e immorali) della stessa medaglia.

Ciò appare ancora più evidente se si prendono in considerazione contesti geografici come ad esempio le alture del Golan (annesse da Israele) o il Sahara Occidentale (inglobato dal Marocco): due unilaterali occupazioni legittimate dal recente riconoscimento diplomatico garantito da Washington (Il Manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

I russi tornavano nella comunità dei paesi civili e venivano accolti a braccia aperte, come figliuoli prodighi e necessari. Certo, oggi chi accetterebbe di farsi “educare”? (Carmilla)

In altre parole, uno dei motori dell’economia ucraina finirebbe paralizzato, con il rischio di restarci per molto tempo L’ombra della carestia. La seconda ombra da prendere in seria considerazione riguarda il rischio di una carestia. (InsideOver)

I suoi oppositori finiscono sistematicamente in carceri durissime ove vengono sottoposti a terribili torture dopo processi sommari. Oppure vengano bastonati e fatti sparire dalle bande neonaziste che godono di totale complicità e copertura da parte delle autorità del paese (Contropiano)

False notizie, reportage farlocchi raccontano Putin come un liberatore del popolo ucraino, ostaggio di traffici loschi da parte di americani, europei e dello stesso presidente ucraino Zelensky. In questa organizzazione ombra, molto attiva soprattutto su Telegram, a dettare la linea ai soldati digitali che combattono al fianco della Russia per smascherare la corruzione del Deep state c’è la galassia dei QAnon. (L'HuffPost)

Come ha detto bene Putin, vi sono bande naziste all’interno dell’Ucraina, appoggiate dal governo statunitense e dall’Unione Europea Ebbene questa narrazione ha un solo obiettivo: rafforzare il fronte imperialista statunitense e delegittimare continuamente la Russia di Putin. (Radio Radio)

Così l’Occidente fa apparire Putin come un nuovo Hitler e in Russia il presidente non perde l’occasione per descrivere l’altra parte come “l’impero delle bugie”. (Il Fatto Quotidiano)