A processo per evasione, Pietro Genovese si difende: "Dormivo in camera, non ho sentito niente"

A processo per evasione, Pietro Genovese si difende: Dormivo in camera, non ho sentito niente
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"Prendevo medicine che mi causavano sonnolenza. Sono andato in camera, mi sono addormentato e non ho sentito nulla. Mi hanno svegliato i miei", la difesa di Pietro Genovese alla terza udienza per il processo per evasione a suo carico. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Così Pietro Genovese, accusato di evasione dai domiciliari davanti al giudice monocratico di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

«Questa è una foto del 22 maggio 2020. I vicini chiamano i carabinieri per musica ad altissimo volume e schiamazzi! Domani terza udienza per evasione!» Gabriella Saracino, la madre di Gaia von Freymann uccisa con la sua amica Camilla Romagnoli a corso Francia a Roma nel 2019, non nomina l'investitore alla guida del suv che provocò l'incidente, Pietro Genovese, figlio del regista Paolo. (Corriere Roma)

"Mi sono addormentato, non ho sentito nulla e sono stato poi svegliato dai miei genitori". Condannato a 5 anni e 4 mesi per la morte di Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, le due 16enni investite e uccise dal giovane la sera del 22 dicembre del 2019 a corso Francia, è ora a processo per evasione: secondo l’accusa il 16 gennaio 2021, mentre si trovava agli arresti domiciliari, i carabinieri durante un controllo di rito avrebbero citofonato senza ottenere risposta. (Adnkronos)

Pietro Genovese: «Evaso dai domiciliari? Stavo dormendo, non ho sentito nulla». Il portiere lo scagiona

Ma ora, la beffa del controllo andato a vuoto, che ha fatto scattare un nuovo processo per il giovane, aggiunge indignazione all’amarezza. (Secolo d'Italia)

Su questo aspetto ero sempre molto attento perché so bene dell'importanza dei controlli delle forze dell'ordine ma mi sono addormentato, non ho sentito nulla e sono stato poi svegliato dai miei genitori". (Il Messaggero Veneto)

Pietro Genovese, figlio del regista Paolo Genovese, il ventenne condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi di carcere per l'omicidio stradale a Roma di due ragazze di 16 anni, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, si è difeso davanti al giudice monocratico di Roma nel corso dell'altro processo che lo vede imputato per evasione dai domiciliari. (leggo.it)