"Dormivo e non ho sentito nulla": Pietro Genovese a processo per evasione dai domiciliari. Il portiere lo smentisce

Dormivo e non ho sentito nulla: Pietro Genovese a processo per evasione dai domiciliari. Il portiere lo smentisce
Secolo d'Italia INTERNO

Già hanno fatto discutere e amareggiato non poco i domiciliari disposti per Pietro Genovese, il ragazzo condannato a cinque anni e quattro mesi per la morte di Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, le due 16enni investite e uccise dal giovane, al volante la sera del 22 dicembre del 2019 a Corso Francia. Ma ora, la beffa del controllo andato a vuoto, che ha fatto scattare un nuovo processo per il giovane, aggiunge indignazione all’amarezza. (Secolo d'Italia)

Su altre fonti

Noi a messa per le nostre bambine e "lui" a fare un festino con amici. «Questa è una foto del 22 maggio 2020. (Corriere Roma)

"Mi sono addormentato, non ho sentito nulla e sono stato poi svegliato dai miei genitori". Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Condannato a 5 anni e 4 mesi per la morte di Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, le due 16enni investite e uccise dal giovane la sera del 22 dicembre del 2019 a corso Francia, è ora a processo per evasione: secondo l’accusa il 16 gennaio 2021, mentre si trovava agli arresti domiciliari, i carabinieri durante un controllo di rito avrebbero citofonato senza ottenere risposta. (Adnkronos)

Pietro Genovese: «Evaso dai domiciliari? Stavo dormendo, non ho sentito nulla». Il portiere lo scagiona

Ho firmato il primo controllo delle forze dell'ordine e sono andato in camera mia. "Ricordo che quel giorno ho pranzato con mio fratello e la sua fidanzata. (Il Messaggero Veneto)

Mi hanno svegliato i miei", la difesa di Pietro Genovese alla terza udienza per il processo per evasione a suo carico. "Prendevo medicine che mi causavano sonnolenza. (Fanpage.it)

Genovese: «Stavo dormendo» «Ricordo che quel giorno ho pranzato con mio fratello e la sua fidanzata. (leggo.it)