Tentata rapina finisce in tragedia in una gioielleria di Grinzane Cavour: morti due dei rapinatori

Thesocialpost.it INTERNO

Un tentativo di rapina in una gioielleria della frazione Gallo di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, finisce nel sangue con due dei malviventi morti e un terzo in fuga.

Il titolare avrebbe però reagito sparando dei colpi, alcuni dei quali avrebbero raggiunto due dei rapinatori, che sarebbero morti nella fuga.

Rapina a Grinzane Cavour: morti due dei malviventi. Il tentativo di rapina sarebbe avvenuto alle 18.30 alla gioielleria Mario Roggero, in via Garibaldi di Grinzane Cavour, una decina di km di distanza da Alba (Thesocialpost.it)

La notizia riportata su altri media

Salvini: “Un abbraccio al gioielliere e alla sua famiglia, difesa sempre legittima”. Tra le reazioni, quella di solidarietà di Matteo Salvini. “Il loro negozio di Grinzane Cavour (Cuneo) era già stato rapinato nel 2015: il titolare era stato picchiato e legato, poi chiuso in bagno con la figlia (Il Primato Nazionale)

Due banditi sono morti, colpiti dai proiettili esplosi dal titolare del negozio, Mario Roggero, che nel 2015 aveva già subito una violenta rapina. Il fatto è accaduto poco prima della chiusura della gioielleria Roggero, al civico 71 della via. (TG La7)

Che pochi anni fa era già stata presa di mira, aggredendo violentemente il titolare, moglie e figlia. Almeno cinque i colpi di pistola esplosi: i due banditi sono morti a pochi metri dall'ingresso, uno in mezzo alla strada, l'altro all'angolo con una via laterale. (Leggo.it)

Stavolta la reazione armata del gioielliere di cui bisognerà valutare se abbia commesso eccesso di legittima difesa ario Roggiero, titolare dell'omonima gioielleria in provincia di Cuneo, sarebbe intervenuto per difendere i familiari aggrediti dai malviventi. (Tiscali Notizie)

Sparatoria dopo una rapina in gioielleria a Grinzane Cavour: due morti in strada in frazione Gallo. La vetrina già presa di mira nel 2015. (Unione Monregalese)

Cogliendo il proprietario di sorpresa, i due impugnarono alcune armi tenute nascoste sino a quel momento ed immobilizzarono sia il titolare che la figlia. Cosa accadde nel 2015. Il 22 maggio di ormai 6 anni fa, un uomo ed una donna di etina sinti si presentarono all'interno della gioielleria, fingendosi degli acquirenti. (il Giornale)