Switch off digitale, cosa cambia per le partite di calcio in chiaro

Calcio e Finanza ECONOMIA

La data limite per lo switch off del digitale terrestre – entro la quale i canali dovranno passare alla codifica in MPEG4 – è stata fissata per il primo trimestre del 2022, precisamente per l’8 marzo.

Una proroga che consentirà a coloro che decidessero di non cambiare subito il proprio apparecchio non compatibile con la nuova codifica di continuare comunque a vedere le trasmissioni sui canali che non elimineranno la vecchia codifica fino al termine del 2022. (Calcio e Finanza)

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Con l’avvio del nuovo anno si entra nel vivo del passaggio al DVB-T2, il digitale terrestre di seconda generazione. Servono altri 200 milion di euro per gli incentivi all’acquisto di televisori e decoder abilitati al nuovo standard. (Key4biz.it)

Intanto, dal 15 ottobre sono incominciate le prime operazioni per il graduale passaggio al nuovo segnale, che consentirà la riorganizzazione complessiva delle frequenze. – Dal 1° marzo al 15 maggio 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4) (Quotidiano del Condominio)

La situazione interessa anche gli appassionati di sport, e di calcio in particolare, considerando le partite di varie competizioni che vengono trasmesse in diretta in chiaro. Dalle sfide di Champions League a quelle di Coppa Italia su Mediaset, passando per gli incontri della Nazionale di Mancini sulla Rai, sono tante – e importanti guardando al prossimo futuro – le gare e i tornei che accendono l’interesse degli appassionati. (ilovepalermocalcio.com - Il Sito dei Tifosi Rosanero)

Cosa accadrà l’8 marzo? 8 marzo, Festa della donna e della nuova Tv. La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: i canali generalisti in HD lasciano l’area 500 e si piazzano tra 1 e 9. (TvZoom)

Il governo ha deliberato la nuova road map per il passaggio al nuovo digitale terrestre. Se riesci a vedere uno di questi il tuo televisore supererà indenne la prima fase; in caso contrario, è bene prepararsi ad acquistare un decoder o a cambiare dispositivo. (GQ Italia)

Il Mise, infatti, pur obbligando i broadcaster a trasmettere in Mpeg-4 tutti i canali, permetterà loro di mantenerli anche in Mpeg-2, l’attuale codifica, trasmettendo in simulcast. L’unico vincolo è di inserire negli Lcn dall’1 al 9 (più il 20) le versioni dei canali generalisti con la nuova codifica, lasciando le posizioni del telecomando dalla 501 in poi a quella vecchia. (Informa)