Conte: «È l'ora delle responsabilità»

Corriere del Ticino INTERNO

Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo in aula alla Camera alle 18 sulla crisi causata dalla pandemia del Coronavirus.

«Adesso è l’ora della responsabilità - ha spiegato -.

Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza», ha affermato.

Per quanto riguarda la risposta che dovrebbe dare l’Europa ad un’emergenza così grave e vasta, Conte ha osservato: «L’Ue agisca subito, le risposte tardive non sono utili». (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

Ora c'è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro D'Inca' di elaborare un percorso di più intenso confronto". "Nel lavoro per il decreto marzo abbiamo incontrato i leader dell'opposizioni e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni, e anche ieri alla Camera ho ricevuto ampie aperture al confronto. (Giornale di Sicilia)

Informativa urgente del premier sull'emergenza Coronavirus, Conte al Senato: "Condivisione con opposizioni. Così il premier Giuseppe Conte parlando al Senato dell'emergenza sanitaria e del 'Cura Italia'. (Rai News)

Il premier ha poi fatto un accenno alla questione dei dispositivi di protezione individuale, le mascherine su cui si discute per la scarsa reperibilità. Il governo ha agito con massima determinazione”, ha detto Conte. (newsbiella.it)

Infine, un invito diretto personalmente al premier Conte: "Non fate da soli. Così ha esordito il premier Giuseppe Conte, parlando al Senato dell'emergenza sanitaria e del decreto “Cura Italia”. (La Stampa)

E sempre a Bergamo la scorsa settimana, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII hanno già preso servizio 27 medici e 4 infermieri militari. Quello che ora dobbiamo fare tutti, nessuno escluso, è continuare a rispettare le regole, con pazienza, responsabilità e fiducia. (Corriere della Sera)

E sempre a Bergamo la scorsa settimana, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII hanno già preso servizio 27 medici e 4 infermieri militari. Soprattutto il Nord - in particolare la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna - oggi, sta pagando un prezzo carissimo, troppo alto. (AGI - Agenzia Italia)