E’ morto Germano Nicolini, il comandante Diavolo

ReggioSera.it INTERNO

Aveva molto rispetto per Germano Nicolini, al contrario della corte”.

Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia.

– E’ morto il comandante Diavolo Germano Nicolini, uno dei protagonisti della Resistenza in Emilia.

La vicenda giudiziaria di Germano Nicolini viene raccontata da Davide Ferrario e Daniele Vicari nel documentario Comunisti del 1998.

La storia di Germano Nicolini è stata ripresa più volte in ambito musicale. (ReggioSera.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Tornato in Emilia si dà alla macchia ed organizza la Resistenza armata, diventando Comandante del 3° battaglione della Brigata "Fratelli Manfredi". Nicolini riacquista tutti i diritti, gli viene riconsegnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare per il suo impegno nella lotta partigiana contro il nazifascismo. (Adnkronos)

Correggio - Catturato a Roma dai tedeschi, fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi. Fu catturato a Roma dai tedeschi, ma fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi di cui diventò comandante. (Tuscia Web)

Dopo la guerra fu accusato dell'omicidio di don Umberto Pessina e solo negli anni Novanta fu completamente scagionato dalla riapertura del processo. È morto Germano Nicolini, comandante partigiano e protagonista della Resistenza in Emilia. (Il Messaggero)

Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia. aveva detto nel giorno della festa della Liberazione, Germano Nicolini, al secolo il “Comandante Diavolo”. (La Stampa)

Catturato a Roma dai tedeschi, fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi di cui diventò comandante. E' morto il "Diavolo". (La Repubblica)

Aveva molto rispetto per Germano Nicolini, al contrario della corte». Nicolini venne accusato di essere dapprima esecutore materiale del delitto, poi suo mandante. (Next Stop Reggio)