Il Corto sulla Calabria di Muccino, tra stereotipi ed epic fail

Calabria terra di chi?

Non certo di Gabriele Muccino, che di quella terra amata e maledetta, in primis dai suoi stessi abitanti, probabilmente saprà solo quello che gli stereotipi e i luoghi comuni raccontano da sempre.

Gabriele Muccino non solo non risparmia la Calabria e i calabresi dai luoghi comuni, ma lo fa anche in maniera erronea.

La Calabria dei paesi fantasma e degli incantevoli paesaggi della Sila, la Calabria della ‘nduja e del Pollino (CulturaMente)

Ne parlano anche altri giornali

Nel 2014, inizio l'avventura professionale con il quotidiano nazionale "Cronache del Garantista", scrivendo di cronaca giudiziaria. Nel 2006 passo al quotidiano regionale "Calabria Ora", successivamente "L'Ora della Calabria", in servizio presso la redazione sportiva. (Cosenza Channel)

Poi mi accorgo che alla Calabria è associato il nome del regista Gabriele Muccino, che alla Festa del cinema di Roma ha presentato un corto dedicato alla mia regione, titolo Calabria terra mia. Protagonisti Raoul Bova, nato a Roma ma di origini calabresi, e la compagna, l’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales. (Rolling Stone Italia)

Il cortometraggio “Calabria terra mia” voluto dalla compianta governatrice Jole Santelli e realizzato dal regista Gabriele Muccino si è rivelato una grande delusione. Interviene anche la Fondazione Magna Grecia che premierà chi saprà raccontare la Calabria «fuori dai clichè e dagli stereotipi di cui abbonda il corto di Muccino». (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Soprattutto, non ho visto la vera ricchezza della Calabria: i suoi giovani, i loro sorrisi accoglienti, i loro occhi puliti che avrebbero richiamato altrettanti giovani a venire a visitare questa terra meravigliosa. (La Riviera)

Il corto di Gabriele Muccini “Calabria, terra mia” non ha avuto il successo sperato. A tutto ciò si aggiunge il fatto che doveva essere un ultimo grandissimo omaggio alla presidente Jole Santelli, prematuramente scomparsa. (Calabria 7)

Perché ad esempio è così difficile creare collegamenti adeguati, arrivare in aereo a Reggio Calabria o spostarsi in auto o con altro mezzo sulla fascia ionica della regione? Lo scrive Fabio Putortì, presidente Miti unione del Sud. (Il Reggino)