Decapitato in casa a torino, la polizia ferma un uomo in stazione: trovato anche il coltello

Video - La Stampa INTERNO

La perquisizione a suo carico ha portato al sequestro di capi di abbigliamento e di altri elementi di rilievo probatorio, compreso un grosso coltello da cucina adoperato quale arma del delitto

Mohamed Ibrahim, il 25enne bengalese decapitato la scorsa notte in corso Francia, a Torino, è stato ucciso per questioni economiche.

La vittima avrebbe speso il denaro - circa 4 mila euro - che l'assassino, Mohammed Mostafa, 24 anni, anche lui originario del Bangladesh, gli aveva consegnato in cambio di una promessa di matrimonio non mantenuta. (Video - La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

L'uomo è stato fermato alla stazione di Porta Nuova nella notte di oggi, giovedì 10 giugno 2021, dalla squadra mobile della polizia per l'omicidio avvenuto la sera di martedì 8 nel palazzo di corso Francia 95, dove è stato trovato sgozzato (quasi decapitato) Mohammad Ibrahim, lavapiatti di 25 anni. (Today.it)

I due giovani che vivevano con Mohamed – prosegue la Stampa – sono stati sentiti per oltre dodici ore negli uffici della Questura Le modalità del delitto fanno pensare a un omicidio simbolico. (Imola Oggi)

Questa mattina, la squadra mobile di Torino, guidata da Luigi Mitola, ha fermato un uomo, anche lui bengalese come la vittima e suo coetaneo, sospettato dell’omicidio. Per gli inquirenti non è ancora chiaro il movente, ma tra le ipotesi si fa largo quella della vendetta per un debito non pagato dalla vittima, lavapiatti in un ristorante nella provincia. (Il Fatto Quotidiano)

In manette 57enne per tentato omicidio. A scoprire il cadavere il suo coinquilino e connazionale del Bangladesh, che ha chiamato la polizia. Non si taglia la testa ad un uomo col machete se si è scoperti a rubare. (Corriere dell'Umbria)

L’allarme è scattato a mezzanotte, quando il cadavere del bengalese è stato trovato dal suo coinquilino al rientro del lavoro. I due erano anche colleghi: Mohammed lavorava come lavapiatti in un ristorante di Collegno ma martedì sera era di riposo. (Cronaca Qui)

«Un delitto maturato - conclude Mitola - in un ambiente di persone che vivono di lavoretti saltuari e l'emergenza Covid ha peggiorato la loro situazione» «Abbiamo ritrovato il coltello, il cordoncino di nylon - spiega Mitola - e gli abiti lavati, che abbiamo riconosciuto grazie alle immagini». (ilmattino.it)