Passa il referendum "sovietico" sulle case: cosa succede ora a Berlino?

InsideOver ESTERI

Il voto dovrà ora essere esaminato dal Senato della città-Stato e capitale della Germania per capire se e come produrrà risultati concreti.

Inoltre, dal 2004 ad oggi il prezzo di una casa a Berlino è cresciuto del 120% e nel 2017 Berlino è stata la città che ha subito il rincaro dei prezzi immobiliari più alto del mondo: 20,5%”.

E il messaggio di Berlino dovrà essere letto dagli amministratori di tutte le grandi capitali europee segnate da rampanti crescite economiche e altrettanto manifeste disuguaglianze

Il referendum ha valore puramente consultivo ma anche un notevole peso politico. (InsideOver)

La notizia riportata su altri media

Nonostante il risultato del referendum non sia vincolante, perché non legato a una legge specifica, la nuova sindaca Franziska Giffey e il nuovo governo della città-stato di Berlino non potranno non tenere conto di un risultato che riflette l’ostilità prevalente dei cittadini nei confronti delle grandi società immobiliari. (il Mitte)

Nella Capitale tedesca, infatti, contestualmente alle elezioni politiche nazionali si votava anche il referendum sull’emergenza abitativa. Sin dalle prime battute dello spoglio, lo scarto a favore del sì, nel referendum che proponeva l’esproprio degli appartamenti sfitti di proprietà di società immobiliari, è sembrato abbastanza netto (56,4% contro il 39% di chi ha votato no). (idealista.it/news)

La Deutsche Wohnen – la più grande società immobiliare che ha visto il suo nome anche nella campagna referendaria chiamata intitolata Espropiare Deutsche Wohnen (DWE – Deutsche Wohnen Enteignen) – ha risposto per prima, con l’arroganza del padrone che si crede padrone anche dei governi, spesso a ragione. (Il Fatto Quotidiano)

L’iniziativa “Espropriare Deutsche Wohnen and Co!”, infatti, non ha messo ai voti un disegno di legge, ma ha formulato un invito al Senato statale a occuparsene. (L'HuffPost)

Milano resta cara anche dopo la pandemia. Un referendum consultivo a Berlino apre il dibattito europeo sul caro affitti. (Open)

Attraverso un referendum che era stato promosso da Die Linke (partito della sinistra radicale), domenica i cittadini berlinesi, raggiungendo il quorum con il 56,9% dei voti, hanno confermato la vittoria del SÌ al referendum. (PRESSENZA – International News Agency)