Dubai sott'acqua: le autorità (questa volta) negano operazioni di cloud seeding

L'INDIPENDENTE ESTERI

Il National Center of Meteorology (NMC), una task force governativa responsabile delle missioni di inseminazione delle nuvole negli Emirati Arabi Uniti, ha detto di non essere intervenuta con interventi di cloud seeding nei giorni precedenti la tempesta che ha sommerso gli Emirati, accanendosi in particolare sulla capitale Dubai. L’NCM ha affermato di aver monitorato le forti piogge in arrivo, ma di non aver preso di mira alcuna nuvola durante quel periodo, attribuendo quindi la tempesta a fattori naturali. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altre fonti

Si tratta di un montaggio di clip datate e registrate in altri Paesi, mentre quella del tornado è stata creata digitalmente (Open)

TRENTO. Una quantità di pioggia straordinaria che qualcuno ha imputato al “cloud seeding”, le autorità emiratine negano e anche gli esperti spiegano perché non è possibile che questo metodo abbia potuto portare all'ondata di precipitazioni (il Dolomiti)

Una vacanza da sogno alle Seychelles è terminata in un incubo all’aeroporto di Dubai per tre turiste pescaresi, un’imprenditrice, un avvocato e un ingegnere. Sono rimaste bloccate per oltre due giorni a causa di un volo cancellato in seguito all'alluvione che ha interessato la capitale emiratina. (ilmessaggero.it)

Come e perché gli Emirati Arabi Uniti usano il cloud seeding di cui si parla dopo gli allagamenti a Dubai

Gli Emirati Arabi Uniti hanno destinato 544 milioni di dollari per la ricostruzione degli edifici danneggiati dalle intense piogge torrenziali che hanno colpito il Paese del Golfo senza precedenti. Questa decisione è stata annunciata dal primo ministro, lo sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum, che ha dichiarato: “Nel Consiglio dei ministri odierno abbiamo approvato un importo di 2 miliardi di dirham (equivalenti a circa 544 milioni di dollari) per riparare i danni subiti dalle abitazioni dei cittadini“. (MeteoWeb)

A darne notizia è il presidente dell'associazione NoiConsumatori. «Centinaia di passeggeri, tra cui molti napoletani, dopo aver pagato fino a 10mila euro per un viaggio vacanza nei Paesi arabi, sono rimasti a terra a causa delle condizioni meteorologiche avverse che hanno colpito nei giorni scorsi l'Emirato di Dubai ed ora temono di aver perso il denaro speso e di non poter godere della vacanza». (ROMA on line)

Dopo le alluvioni di Dubai si è discusso molto di cloud seeding, la tecnica di “inseminazione delle nuvole” per aumentare la pioggia: vediamo quindi come funziona questa tecnica negli Emirati Arabi Uniti, tra progressi e criticità. (Geopop)

Dubai sott'acqua: le autorità (questa volta) negano operazioni di cloud seeding