Da Battaglia a Isgrò, l'Arte vs la mafia

Tiscali INTERNO

La voce è quella di Paolo Borsellino, l'ultimo degli uomini dello Stato uccisi dalla mafia, mentre in camera oscura Tony Gentile sviluppa quella foto in bianco e nero, ormai celeberrima, con Borsellino stesso che sorride all'amico e più fidato collega Giovanni Falcone.

Un viaggio che da voce agli artisti di Palermo che, come indicavano i due magistrati, offrono la cultura e l'arte come armi di riscatto, il bello come risposta alla violenza mafiosa. (Tiscali)

La notizia riportata su altri giornali

Non puoi non pensare alle vite spezzate da quello scoppio azionato a poche decine di metri di distanza: cinque. Quando percorri quel tratto di autostrada, tra l’aeroporto di Punta Raisi e la città di Palermo, quel pezzetto in territorio di Capaci oggi segnalato da due alte stele, non puoi non pensare a quel giorno di trent’anni fa. (BergamoNews.it)

Attacco allo Stato. In occasione del trentennale dalla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, verrà mandato in onda “Attacco allo Stato”, uno speciale di Sky dedicato al tema. In quel preciso istante, su quella strada si trovano il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anch’ella magistrato, e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. (Libreriamo)

Abbiamo pensato che lei potesse fare una sintesi dello stato attuale della lotta a tutte le mafie, Cosa nostra e camorra in primis…», gli era stato chiesto. Mafia e camorra sono quasi scomparse dall’agenda politica e se ne discute, fugacemente, soltanto negli anniversari di stragi e vittime (La Repubblica)

Anniversario della Strage di Capaci - Giacomo Barelli (Viterbo sul serio) ricorda quel giorno di 30 anni fa con le parole del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Condividi la notizia:. (Tuscia Web)

Francesca Morvillo e Giovanni Falcone (foto Ansa). Falcone si mette alla guida di una Fiat Croma bianca con accanto la moglie e collega Francesca Morvillo, mentre l'autista giudiziario Giuseppe Costanza si siede sul sedile posteriore. (L'Unione Sarda.it)

Quella telefonata di Giovanni Falcone le cambiò la vita…. «Me la allungò, perché loro si imbarcarono, purtroppo, sul volo Roma-Palermo quel 23 maggio, io decisi di rimanere a Roma. La sera del 3 settembre 1982 lei era a cena con Giovanni Falcone quando la mafia uccise “la speranza dei palermitani onesti”. (Panorama)