Lagarde: Europa va ripensata. Rafforzare Unione e agire con politiche fiscali

Il Messaggero ECONOMIA

Il(380 miliardi dall'applicazione della direttiva sui servizi e 170 miliardi con il completamento del mercato unico digitale).

Ultimo aggiornamento: 16:42. . , in un contesto caratterizzato da incertezza a livello globale.

"Poiché le nostre sfide sono comuni, dobbiamo affrontarle con una risposta comune.

Lo ha detto la, nel suo discorso di esordio a Francoforte.

"Potenziare il nostro mercato interno significa anche", ha concluso la Presidente, citando in particolare "", che - sottolineaè strettamente legata alla propensione al risparmio e alla spesa in Europa". (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altre testate

Inizieremo "nel prossimo futuro una revisione strategica" della nostra politica monetaria. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, intervenendo alla settimana della Finanza a Francoforte (Italia Oggi)

Lagarde: Politica fiscale eurozona è chiave per la crescita. di lal. Milano, 22 nov. "Un elemento chiave - prosegue Lagarde - è la politica fiscale dell'area dell'euro, che non riguarda solo la posizione aggregata della spesa pubblica, ma anche la sua composizione". (LaPresse)

E per rilanciare gli investimenti "possono svolgere un ruolo sia le politiche nazionali che i programmi europei come InvestEU". Peraltro, evidenzia la Lagarde, "c'è anche un secondo vantaggio nel rafforzare l'economia domestica, e cioè che così si facilita il riequilibrio" fra i diversi paesi dell'Eurozona. (Adnkronos)

Peraltro, “c’è anche un secondo vantaggio nel rafforzare l’economia domestica, e cioè che così si facilita il riequilibrio” fra i diversi paesi dell’Eurozona. Ma anche i governi devono fare la loro parte con la spesa pubblica. (Il Fatto Quotidiano)

Peraltro, evidenzia la Lagarde, “c’è anche un secondo vantaggio nel rafforzare l’economia domestica, e cioè che così si facilita il riequilibrio” fra i diversi paesi dell’Eurozona. Certo, ammette, “le esigenze di investimento sono ovviamente specifiche da paese a paese” ma quelli “pubblici nell’area dell’euro rimangono leggermente al di sotto dei livelli pre-crisi”. (QuiFinanza)

Il Corriere evidenzia come gli investimenti pubblici siano rimasti sotto i livelli pre-crisi. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate. (SoldiOnline.it)