Regione Lombardia taglia i fondi per le famiglie dei disabili cronici. La rabbia dei caregiver

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Business Insider Italia INTERNO

Fino all’anno scorso vi era una differenza solo tra chi frequentava la scuola meno di 14 ore settimanali e chi la frequentava ad orario completo (prendendo le 25 ore settimanali come riferimento).

Tuttavia, per legge, gli orari della scuola sono: 30 ore settimanali per la scuola d’infanzia, dalle 27 alle 40 ore settimanali per la scuola primaria, 30 ore settimanali per la scuola secondaria di primo grado e dalle 25 ore a salire per la secondaria di secondo grado. (Business Insider Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’assemblea ha fatto la sua parte e ha sconfessato la linea dell’assessore alle Politiche sociali e alla Disabilità, Stefano Bolognini, ma soprattutto ha ribadito che le persone disabili e le loro famiglie meritano rispetto. (IL GIORNO)

Ora vigileremo che la giunta regionale dia loro le risposte che si attendono». Le famiglie con disabili gravissimi di tante associazioni lombarde si sentono raggirate e inascoltate, alla mercé di una politica regionale che non considera la loro grave condizione. (Varesenews)

Il taglio è stato previsto nonostante i fondi per i disabili stanziati dal governo Conte 2 e messi a disposizione della Regione Lombardia siano stati incrementati da 70 milioni di euro a 91 milioni. “I soldi aggiuntivi a disposizione della Regione ci sarebbero, ma allora perché devo pagare di più?” è la domanda che ha rivolto alla giunta regionale. (Il Fatto Quotidiano)

Alla Lega, non è bastato nemmeno presentare un emendamento con Emanuele Monti per riportare il contributo a 600 euro. Foto da: L’arcipelago delle Sardine su Facebook. Leggi anche: L’agricoltore con le bandiere naziste e le armi in casa (next)

Vero è che il governo ha stabilito che ad ogni nucleo con disabili gravissimi spettino 400 euro, tuttavia la Lombardia, a differenza di altre Regioni, forniva già di più rispetto a quanto stabilito dal governo. (Silenzi e Falsità)

La maggioranza aveva proposto di reintrodurre il contributo di 600 euro, ma mantenendo il limite di reddito. A chiedere il voto segreto è stato il Movimento Cinque stelle. (La Repubblica)