Tagliati i fondi per i disabili gravissimi, polemica in Regione Lombardia. L’assessore: “È falso”

Milano Fanpage.it INTERNO

Il M5s invita a riaprire il tavolo regionale sulle risorse destinate alle persone disabili e agli anziani non autosufficienti.

"Lo stesso- continua Pizzul- vale per la riduzione del contributo da 600 a 400 euro.

Il consigliere regionale Gregorio Mammì ha chiesto che la Lombardia riscriva immediatamente il Piano per la non autosufficienza 2019-2021.

Fondi per i disabili gravi e gravissimi tagliati di un terzo da una delibera regionale firmata poco prima di Natale. (Milano Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

E come primo atto, da subito, si prevede l’innalzamento del livello minimo di contributi mensili da 400 euro, previsti da una norma statale, a 600 euro. Ora vigileremo che la giunta regionale dia loro le risposte che si attendono”. (BergamoNews.it)

Vero è che il governo ha stabilito che ad ogni nucleo con disabili gravissimi spettino 400 euro, tuttavia la Lombardia, a differenza di altre Regioni, forniva già di più rispetto a quanto stabilito dal governo. (Silenzi e Falsità)

Ora vigileremo che la giunta regionale dia loro le risposte che si attendono». Le famiglie con disabili gravissimi di tante associazioni lombarde si sentono raggirate e inascoltate, alla mercé di una politica regionale che non considera la loro grave condizione. (Varesenews)

Secondo le organizzazioni per i diritti dei disabili la delibera approvata l’antivigilia di Natale 2019 ha quindi “stabilito condizioni peggiorative” per i più deboli. “I soldi aggiuntivi a disposizione della Regione ci sarebbero, ma allora perché devo pagare di più?” è la domanda che ha rivolto alla giunta regionale. (Il Fatto Quotidiano)

A chiedere il voto segreto è stato il Movimento Cinque stelle. Ora è stata approvata la mozione che impegna la giunta. Foto da: L’arcipelago delle Sardine su Facebook. Leggi anche: L’agricoltore con le bandiere naziste e le armi in casa (next)

Anche se l’assessore regionale alle Politiche sociali, Stefano Bolognini della Lega aveva motivato la scelta con il taglio delle risorse del governo, che, invece, secondo il Pd sono state aumentate. La maggioranza aveva proposto di reintrodurre il contributo di 600 euro, ma mantenendo il limite di reddito. (La Repubblica)