Coronavirus, teoria rivoluzionaria da Israele: "Virus a tempo. La diffusione si blocca dopo settanta giorni"

Corriere di Arezzo SALUTE

Un virus a tempo la cui diffusione si blocca sempre dopo settanta giorni.

La quarantena, sempre secondo lo scienziato, sarebbe comunque necessaria per ridurre i picchi di diffusione e soprattutto l'impatto sui sistemi sanitari nazionali.

Ben Israel ha spiegato che nel suo Paese “l’incidenza dei pazienti è stata maggiore di giorno in giorno.

A partire dalla sesta settimana, l’aumento del numero di pazienti è diminuito, raggiungendo un picco nella sesta settimana con 700 pazienti al giorno. (Corriere di Arezzo)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’unica replica anonima è provenuta dalle file degli stessi servizi segreti, giustificando l’esistenza dello “Strumento” per il bene pubblico, ovvero nell’interesse superiore di salvare vite. (Il Fatto Quotidiano)

Il professore ha affermato che, dopo la scoperta del primo caso confermato in Israele, l’incidenza dei casi è aumentata giorno dopo giorno per un mese. Secondo Isaac Ben-Israel il picco con il Coronavirus, nei singoli Paesi, si assiste dopo quaranta giorni, mentre le limitazioni alle nostre libertà non fa altro che far decrescere il PIL del 20%. (Metropolitan Magazine Italia)

Staremo a vedere se una polemica di questo tipo arriverà anche in Italia nei prossimi giorni. Teoria sostenuta con forza nonostante non ci siano evidenze scientifiche in grado di sostenere queste parole. (OptiMagazine)

Secondo il professor Isaac Ben Israel, analizzando i dati di tutti i. total views, 144 views today. 🔊 Clicca e ascolta l'articolo. Reso noto lo studio del matematico Isaac Ben Israel. (Osimo Oggi)

Quattro minuti per il tampone e meno di 24 ore per il risultato sotto forma di cartella clinica elettronica. Tra un paziente e l’altro, l’infermiere è in grado di disinfettare rapidamente le superfici di appoggio senza uscire dalla postazione. (La Tribuna di Treviso)

Da quel momento – ha proseguito – è in calo, e oggi ci sono solo 300 nuovi pazienti. In particolare, il professore ha affermato che, dopo la scoperta del primo caso confermato in Israele, l’incidenza dei casi è aumentata giorno dopo giorno per un mese. (Balarm.it)