Conte "INPS? 100 domande al secondo". Sito hackerato e chiuso | Stato Quotidiano

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“Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker”.

Guazzabuglio INPS, in merito alle domande per il bonus da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi.

Lo ha detto, a quanto viene riferito, il premier Giuseppe Conte alle opposizioni riunite a Palazzo Chigi.

“All’Inps sono giunte 100 domande al secondo, con 300mila richieste ad oggi, e questo ha creato qualche problema. (StatoQuotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Le testimonianze: “Se inserisco la mia password compaiono i dati personali di altri utenti”. “Se inserisco la mia password compaiono le coordinate bancarie e il telefono di altri utenti“, è la denuncia di un cittadino iscritto al portale. (Il Primato Nazionale)

Coronavirus: sito Inps fuori uso, dati utenti diventano pubblici Il malfunzionamento del servizio ha scatenato polemiche tra i rappresentanti politici, preoccupati per i rischi dell'attacco hacker. “Il servizio è temporaneamente non disponibile”. (Virgilio Notizie)

Varie le segnalazioni da parte degli utenti che hanno denunciato il fatto anche attraverso video pubblicati sui social. Il primo giorno per chiedere il bonus dell’Inps non è andato bene: , domande sospese, violazioni della privacy e attacchi hacker. (AutoMotoriNews)

"Ovviamente nei giorni scorsi abbiamo informato le autorità di sicurezza nazionale, polizia e ministri vigilanti", sottolinea il presidente dell'Inps. 01 aprile 2020 a. a. a. Per ogni problema del governo Conte, la colpa è sempre di qualcun altro. (Liberoquotidiano.it)

Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, per fare in modo che i problemi possano essere risolti nel più breve tempo possibile, ha spiegato che si potra accedere alle pagine di domanda una tantum per lavoratori autonomi, partita iva, voucher baby sitter e congedo «con una modalità diversa:». (Balarm.it)

La notizia di oggi in termini di privacy è il grave data breach che ha colpito l’Inps, preso d’assalto dagli utenti che volevano inoltrare la domanda per ottenere i 600 euro promessi dal governo. Il principio dell’”ultimo che arriva si attacca” che sembrava essere stato adottato anche per i liberi professionisti per l’accesso al bonus, salvo essere poi smentito dallo stesso Tridico. (Il Fatto Quotidiano)