Pacchi insanguinati ad ambasciate ucraine, anche a Roma

Adnkronos ESTERI

Pacchi macabri, 'intrisi di sangue' e contenenti occhi di animali, sono stati inviati a sei ambasciate dell'Ucraina in Europa, compresa quella in Italia. Lo denuncia il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, spiegando che i pacchi sono stati trovati nelle sede diplomatiche ucraine in Ungheria, Italia, Olanda, Croazia, Polonia e Austria. I pacchi, spiega Kiev, sono stati ricevuti anche dai consolati generali ucraini di Napoli e Cracovia (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Una reazione attribuita dal ministro degli Esteri ucraino a Mosca e causata dal suo isolamento diplomatico. Dmytro Kuleba ha dichiarato che sono 17 le ambasciate o consolati ucraini nel mondo ad aver ricevuto negli ultimi giorni lettere bomba o pacchi contenenti parti di animali. (La Sicilia)

Quando gli è stato chiesto chi pensava ci fosse dietro le lettere, Kuleba ha risposto: "Sono tentato di dire subito il nome della Russia, perché prima di tutto bisogna rispondere alla domanda: chi ne beneficia? Forse questa risposta di terrore è la risposta russa al vuoto diplomatico che abbiamo creato per la Russia sulla scena internazionale, e questo è il modo in cui cercano di reagire mentre stanno perdendo le vere battaglie diplomatiche, una dopo l'altra". (La Sicilia)

Anche in Italia e al Vaticano. Come veri messaggi intimidatori, spediti alle sedi diplomatiche ucraine in almeno cinque paesi europei. (La Nuova Sardegna)

Kuleba: "Campagna di terrore pianificata". (Fanpage.it)

Lo denuncia il ministero degli esteri ucraino, come riporta Unian, affermando che le minacce sono giunte alle ambasciate ucraine in Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Croazia, Italia, ai consolati generali di Napoli, Cracovia e al consolato di Brno (Repubblica Ceca). (Luce)

“Il fatto che l’affrancatura non sia spagnola, insieme alle sue caratteristiche, potrebbe collegarlo alle spedizioni intercettate in altre ambasciate e uffici consolari ucraini in diversi Paesi europei”, hanno riferito dal ministero (LaPresse)