Coca-Cola non vuole rinunciare alle bottiglie di plastica

Wired Italia ECONOMIA

Secondo un rapporto dell’organizzazione ambientalista Break Free from Plastic, il colosso americano è il primo produttore al mondo di rifiuti in plastica, seguito da Nestlé e da Pepsi.

Il colosso delle bollicine rinuncia alla sostituzione con vetro e lattine perché la plastica è considerata più comoda da clienti. Coca-Cola non rinuncerà alla plastica.

Anche sul fronte del riciclo il problema si fa sentire, dato che, come riporta The Verge, solo il 10% dei rifiuti in plastica arriva effettivamente ad essere riciclato interamente. (Wired Italia)

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Dopo le tappe di agosto e settembre a Rimini e a Milano, Upcycle – struttura e installazione realizzata in legno e alluminio con utilizzo di materiali completamente riciclabili – arriva anche all’outlet di Serravalle. (Brand News)

Il suo amministratore Luca Busi ha spiegato oggi ai giornalisti dell’agenzia stampa Adnkronos i motivi della decisione: “Da oggi preferiamo fare investimenti nell’impianto di Tirana. Alla base della scelta di delocalizzare la produzione all’estero ci sono le nuove tasse introdotte dalla manovra 2020, spiega l’amministratore delegato. (La Legge per Tutti)

L'Ad: ''Andiamo in Albania''. L'impresa etnea rappresenta un patrimonio occupazionale che potrebbe lasciare ben 355 lavoratori siciliani per le strade. < Torna indietro. Palermomania.it - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Palermo n° 15 Del 27/04/2011. (Palermomania.it)

Il mercato Acqua in bottiglia aromatizzata globale comprende un’analisi completa del mercato Acqua in bottiglia aromatizzata che mostra la situazione più recente sul mercato. Secondo il rapporto, il mercato Acqua in bottiglia aromatizzata globale dovrebbe mostrare una rapida crescita rappresentata dal CAGR del XX% nel periodo 2019-2026. (Calciolive)

Dal 23 al 26 gennaio i visitatori potranno intraprendere un percorso esperienziale interattivo relativo ai temi dell’economia circolare e del riciclo, con una sorpresa finale riservata ai partecipanti. (Engage)

Questo costringe i lavoratori ad operare all’esterno dello stabilimento in condizioni a nostro giudizio non idonee, viste le rigide temperature invernali a cui i lavoratori sono sottoposti” prosegue Antonetti. (AbruzzoLive)