Fratelli coltelli allo specchio Di Battista insulta Di Maio: "Arrivista" E prepara l’alleanza con Raggi

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Ora, se c’è una cosa che l’ex deputato del M5s non è in grado di fare è appunto darsi una calmata.

Sicché, il sedicente scrittore già s’acconcia con Virginia Raggi a prendere in mano il Movimento e, di fatto, a scaricare Conte.

Parola del "reporter" (si fa per dire) Alessandro Di Battista, che in un accigliato post su Facebook prende di mira l’ex compagno di partito.

Come Di Maio, trasformista dell’ultim’ora, forse salvato proprio dal partito contro cui un tempo si scagliava: "Io col partito di Bibbiano non voglio averci nulla a che fare

Trasformista, disposto a tutto, arrivista, incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

Intanto sulle parlamentarie sembra configurarsi un pareggio nella sfida tra Grillo e Giuseppe Conte. Inoltre viene meno la regola che sbarrava la candidatura a chi aveva contratti di lavoro in essere con il M5s. (ilGiornale.it)

Colpo a centrocampo, Paredes e Pjanic? Sono ore calde per la dirigenza bianconera, la quale ha necessità di ulteriori colpi anche in virtù degli infortuni di Pogba e McKennie. (Calcio In Pillole)

Sulla sua pagina Facebook Di Battista dice che il leader di Impegno Civico «non ha un voto. L’ex deputato M5s Alessandro Di Battista all’attacco di Luigi Di Maio sul diritto di tribuna. (Open)

"Ma, salvo rare e preziose eccezioni, oggi i giornalisti a Di Maio non chiedono nulla. Alessandro Di Battista, in un post su Facebook, attacca così Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, in vista delle elezioni politiche 2022 del 25 settembre. (Adnkronos)

Uno Statista pensa allo Stato, Di Maio pensa a se stesso", conclude Di Battista Il Di Maio che ricordo io, ai tempi dell'onestà intellettuale o della fraudolenta recitazione, detestava il Pd come null'altro - ha aggiunto Di Battista -. (la Repubblica)

«Dibba» non sembra scalpitare per tornare a Montecitorio, ma ieri il Movimento gli ha spalancato di fatto le porte. Il venire meno di questa regola apre, ad esempio, la strada a Rocco Casalino, già pronto a candidarsi nella sua Puglia, probabilmente assieme a Conte (Corriere della Sera)