Regno Unito, «C'è il Covid, niente chemio per 3 mesi»: così hanno condannato a morte Kelly

Il Messaggero ESTERI

Kelly Smith è morta a soli 31 anni di tumore all'intestino, lasciando un figlio di 6 anni.

Già nei mesi scorsi aveva dichiarato di aver paura di morire, per via di questa decisione, e così è stato, tanto da spegnersi soltanto tre mesi dopo, a giugno.

Kelly Smith era nata a Macclesfield, in Inghilterra, e faceva l'estetista, quando a marzo le hanno comunicato l'interruzione delle sue terapie.

Lei aveva capito immediatamente la gravità della situazione, essendo già da tre anni in cura, sottoposta a cicli di chemioterapia e immunoterapia. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo studio ha mostrato un raddoppio dei tassi di sopravvivenza a 2 anni per i pazienti con glioblastomi trattati con radioterapia più chemioterapia rispetto alla sola radioterapia. "I dati dal 1999 al 2005 mostravano già un chiaro vantaggio in termini di sopravvivenza per i pazienti trattati con chemioterapia più radioterapia rispetto alla sola radioterapia", ha aggiunto. (PharmaStar)

Lei aveva capito immediatamente la gravità della situazione, essendo già da tre anni in cura, sottoposta a cicli di chemioterapia e immunoterapia. Kelly Smith era nata a Macclesfield, in Inghilterra, e faceva l'estetista, quando a marzo le hanno comunicato l'interruzione delle sue terapie. (Il Messaggero)

A marzo però, a causa dell’emergenza sanitaria che si è diffusa in tutto il mondo, le sue cure sono state sospese. La donna durante la pandemia, è intervenuta in molti programmi televisivi, per parlare della sua situazione e di ciò che stava vivendo. (Bigodino.it)

Una vicenda che accende la luce su un problema che inizia a farsi stringente anche in Italia: l’impossibilità di curare, e bene, anche per gravi casi di tumore, in un periodo di sovraffollamento delle strutture ospedaliere e degli strumenti diagnostici, monopolizzati dall’emergenza. (Zazoom Blog)

La sua storia la racconta il Daily Mail. Il Daily Mail la definisce una “vittima indiretta del covid-19“. (Zazoom Blog)

Craig Russell, 51 anni, patrigno della paziente ha dichiarato al Daily Mail: “La perdita di Kelly è stata devastante per la nostra famiglia. In questi mesi, insieme ai familiari, la paziente aveva lanciato diversi appelli attraverso i social network senza ottenere risultati. (L'HuffPost)